Viaggiare in sicurezza

In un periodo come quello attuale, in cui viviamo durante una pandemia mondiale e siamo costretti a rispettare numerose regole per evitare di ammalarci, è necessario essere molto attenti anche quando si viaggia. Perciò, questo articolo ti darà dei consigli su come viaggiare in sicurezza nonostante il Coronavirus, sia per piacere che per necessità.

Al momento è probabilmente consigliabile optare per soluzioni last-minute, che danno la possibilità di cancellare o spostare la partenza a seconda dell’evolversi della soluzione. Esistono dei comodi siti web per trovare le offerte ideali per le esigenze di ciascuno, sia per quanto riguarda i luoghi dove dormire che i mezzi di trasporto, e se avete dei dubbi su quale utilizzare potete leggere le recensioni degli utenti in merito su ReviewsBird.it.

 

Scegliere la destinazione

Innanzitutto, bisogna guardarsi intorno e capire quali sono le destinazioni accessibili dal proprio paese e dalla propria regione: le norme in merito cambiano spesso, quindi è bene restare informati anche a ridosso della partenza. Ad esempio, in Italia ci si può spostare solo in alcune regioni, mentre all’estero alcuni paesi hanno chiuso le frontiere per un certo periodo di tempo. In più, in certi casi è richiesto un periodo di quarantena all’arrivo nel paese di destinazione, cosa sicuramente da considerare quando si vuole passare qualche giorno di vacanza tranquillo.

 

I mezzi di trasporto sono sicuri?

Ovviamente, in una situazione dove è meglio evitare il contatto con numerose persone, utilizzare l’automobile (o mezzi meno inquinanti come la bicicletta) può essere la soluzione migliore, ma non sempre è fattibile. Tra i mezzi pubblici, si deve optare per quelli meno pieni, evitando dunque le ore di punta. In ogni caso, sia bus che treni hanno una capacità ridotta e vengono disinfettati spesso, così da evitare l’accumularsi di virus.

Per quanto riguarda gli aerei, che sono inevitabili in certi casi, anche qui si rispettano norme di distanziamento e di sicurezza stringenti, e i filtri HEPA installati al loro interno permettono di bloccare la maggior parte delle particelle nocive.

 

Accorgimenti da seguire

Per riuscire a godersi al meglio un bel viaggio anche in una situazione dove bisogna in primo luogo pensare a tutelare la propria salute, è necessario seguire alcune accortezze:

  •       Rispettare tutte le regole che vengono stabilite dal proprio governo, e informarsi su quelle presenti nel paese che si vuole visitare.
  •       Mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone, cercando di evitare luoghi troppo affollati.
  •       Indossare sempre (e correttamente) la mascherina, che può essere quella chirurgica o quella FFP2 o equivalente (N95 e KN95).
  •       Igienizzarsi spesso le mani, soprattutto quando si sale e si scende dai mezzi pubblici, ed evitare di toccarsi bocca e occhi.

 

Seguendo queste regole si potrà comunque organizzare un bel viaggio per sé e per la propria famiglia o amici senza rischi, aiutando anche il settore turistico a risollevarsi. Per trovare le offerte più convenienti, spesso è utile rivolgersi ai siti web che lo fanno in automatico, cercando tra le recensioni il più adatto a sé.

Quindi, per adesso organizziamo viaggi con la massima attenzione… Aspettando un futuro in cui potremo di nuovo viaggiare in tutta tranquillità!

 

Invecchiamento e nuove strutture socio-assistenziali

Invecchiamento e nuove strutture socio-assistenziali

Secondo il 53° Rapporto del Censis l’Italia appare un paese sempre più vecchio. L’indagine mostra dati demografici che confermano i trend già osservati negli ultimi anni: calo delle nascite, forte crescita degli over 65, e ridimensionamento della popolazione italiana, nonostante i flussi migratori in entrata. Il quadro complessivo evidenzia inoltre che gli italiani, quando devono accedere ai servizi sanitari, scelgono in misura crescente di rivolgersi ad enti privati. Le ragioni sono diverse e variegate: liste di attesa troppo lunghe per il SSN, servizi più attenti per gli enti privati, e maggiore facilità di accesso e prenotazione delle prestazioni sanitarie richieste.

Per la parte più fragile della società, gli anziani, si delinea una situazione critica. Considerato il progressivo invecchiamento della popolazione lo Stato fatica ad offrire servizi assistenziali adeguati ed in linea con la crescente domanda. Una parte rilevante di anziani versa in uno stato di ridotta mobilità e mostra la necessità di ricevere un costante supporto da parte della famiglia o di personale addetto all’assistenza (badanti, operatori sanitari, strutture dedicate agli anziani, ecc).

L’indisponibilità di un numero adeguato di strutture pubbliche ha portato lo Stato ad aprire progressivamente alla nascita ed allo sviluppo di residenze private. Oltre alle tipologie di strutture già presenti (RSA, Case di riposo, Centri diurni, ecc) sono state create nuove strutture denominate C.A.S.A. (Comunità Alloggio Sociale Anziani), dedicate agli anziani in condizioni di autosufficienza.

Questa nuova tipologia di struttura si sta velocemente diffondendo in diverse zone d’Italia. Tra le aree territoriali che hanno colto questa opportunità spicca la provincia di Pavia, capace di rispondere sia alle esigenze locali, sia a quelle di Milano e provincia.

Per comprendere meglio la situazione abbiamo intervistato Alessandro Bonafiglia, titolare di Borgo Virginia, residenza anziani situata nella splendida cornice dell’Oltrepò Pavese. “Queste nuove strutture attraggono molti ospiti da Milano per diverse ragioni. Le rette mensili tendono ad essere significativamente più basse di quelle di strutture analoghe presenti in città, in secondo luogo la posizione geografica della provincia di Pavia è particolarmente favorevole per via di collegamenti autostradali efficienti. Ciò consente alle famiglie di fare visita a i propri cari senza doversi confrontare con il traffico di Milano senza dover fare lunghi viaggi. Un ulteriore aspetto che gioca un ruolo rilevante è la qualità delle strutture, spesso sono state rese moderne e funzionali a seguito di recenti ristrutturazioni.”

Le Comunità Alloggio Sociale Anziani si sono rivelate una grossa risorsa per tutte le parti coinvolte. Da un lato permettono all’anziano di trovare un’atmosfera calorosa e famigliare ed essere seguito costantemente da uno staff qualificato e premuroso, dall’altro le famiglie sono sgravate dalle operazioni di supporto quotidiane e acquistano serenità quando l’anziano si inserisce senza difficoltà nella residenza per anziani.

Inoltre, da un punto di vista economico, rappresentano una grossa opportunità per aree simili a quella della provincia di Pavia. Lo sviluppo di queste strutture per anziani ha permesso di creare nuovi posti di lavoro sul territorio e suggerisce un potenziamento di diversi servizi accessori (trasporto, assistenza medica ed infermieristica, servizi per la cura della persona, ecc). Lo sviluppo di questo ramo di servizi può rappresentare un volano per l’economia locale ed innescare nuovi percorsi di crescita.

Concludendo, queste strutture, oltre a rispondere concretamente alla crescente domanda di servizi socio-assistenziali, offrono una soluzione efficace per creare il benessere degli anziani, costantemente seguiti e stimolati alla socialità. Questo permette agli ospiti delle strutture di non isolarsi e continuare a prendersi cura di sé, mantenendo vice le interazioni con il prossimo in un ambiente protetto.

 

Come migliorare l’autostima e la qualità delle relazioni

Ognuno di noi deve avere stima di sé stesso ma coltivarla può risultare difficile. Lo psicologo Guy Winch ha eseguito uno studio nel quale riesce a dimostrare il perché e descrive alcuni modi grazie ai quali è possibile migliorare l’autostima.

Quando la tua autostima è alta, non solo ti senti meglio con te stesso ma aumenta anche la tua tempra e la resistenza agli eventi intorno a te. Attraverso studi nei quali sono state eseguite delle scansioni cerebrali, è risultato che chi possiede una maggiore autostima, sperimenta meno dolore emotivo in situazioni di fallimento o rifiuto, mostrando un recupero più rapido.

Una maggiore autostima comporta anche minore vulnerabilità all’ansia. L’organismo rilascia meno cortisolo nel sangue durante i momenti di stress, facendolo permanere di meno nel sistema.

Tuttavia, migliorare la tua qualità della vita e raggiungere una certa crescita personale non è un compito facile. Esistono un’infinità di articoli, programmi e prodotti che promettono un miglioramento della propria stima ma la verità è che alcuni di questi possono addirittura peggiorare la situazione.

Il problema nasce dal fatto che l’autostima è instabile e durante il giorno subisce delle fluttuazioni, anche a distanza di poche ore. L’autostima coinvolge anche i sentimenti personali e questo vuol dire che non regola solo la percezione di te stesso ma anche delle altre persone intorno a te. Ciò significa che una scarsa autostima comporta una serie di problemi nel relazionarsi con gli altri e intrattenere rapporti interpersonali di bassa qualità.

Migliorare l’autostima significa quindi migliorare la qualità delle relazioni. Tuttavia, anche un eccesso può avere risultati negativi, quindi, è bene saper moderare la stima che hai in te.

Basti pensare per esempio all’autostima dei narcisisti che è in realtà molto fragile. Questi infatti stanno molto bene con sé stessi ma soffrono fortemente le critiche e i feedback negativi e la loro risposta a questi stimoli è un ostacolo alla propria crescita personale. Spesso questi comportamenti sono così evidenti e incontrollabili che necessitano di un supporto psicologico adeguato per correggere le situazioni più gravi.

Aumentare l’autostima è quindi possibile ma deve essere fatto nel modo giusto. Per aiutarti a capire come fare, migliorando anche la qualità delle relazioni con le persone intorno a te, ecco alcuni consigli da mettere in pratica:

Fai un corretto uso di affermazioni positive

Affermazioni come ‘avrò un grande successo’ sono molto diffuse ma nascondo un problema, ossia tendono a far stare peggio le persone che soffrono di scarsa autostima.

Questo perché quanto la stima in sé stessi è bassa, certe affermazioni sono semplicemente in antitesi con le reali convinzioni di sé. È un vero e proprio paradosso che le affermazioni positive possano addirittura peggiorare la concezione di sé stessi.

Queste andrebbero usate però da una tipologia di soggetti in cui l’autostima è già a un certo livello. Quando invece questa è davvero bassa, tali affermazioni devono semplicemente essere modificate, per esempio in ‘ho intenzione di avere successo’ oppure ‘proverò finché non avrò raggiunto il mio obiettivo’.

Identifica le tue competenze e sviluppale

A volte, chi si avvale dell’aiuto di uno psicoterapeuta, dietro suo consiglio si ritrova a dover valutare le proprie capacità. Se vai fiero del modo in cui cucini, prepara delle cene, se sei bravo a correre, allenati per gareggiare e partecipa alle competizioni. Insomma, scopri quali sono i tuoi punti di forza e lavora per migliorarli.

 Impara ad accettare i complimenti

Uno degli aspetti più difficili in cui ci si imbatte durante un processo di miglioramento dell’autostima è che nei momenti di maggiore debolezza si tende a essere resistenti ai complimenti, anche laddove ce n’è più bisogno.

Poniti l’obiettivo di essere tollerante verso i complimenti quando li ricevi, anche se questi ti mettono a disagio. Il modo migliore per eliminare le reazioni riflessive ai complimenti è quello di preparare delle risposte semplici e abituarti a usarle rapidamente ogni volta che ne ricevi uno. Basta anche un semplice ‘grazie’. Col tempo, l’impulso di respingere i complimenti sparirà e questo sarà già un indicatore del fatto che la tua autostima è cresciuta ancora un po’.

Elimina l’autocritica e introduci auto compassione

Purtroppo, quando la tua autostima è bassa, è facile che la danneggi ulteriormente con l’autocritica. Poiché il tuo obiettivo è quello di migliorarla, devi sostituire l’autocritica, quasi sempre del tutto inutile anche se può sembrare il contrario, con l’auto compassione.

Nello specifico, ogni volta che il tuo monologo interiore comincia a essere autocritico, chiediti cosa diresti a un tuo amico se si trovasse nella tua stessa situazione. Questo perché tendiamo a essere più rigidi con noi stessi ma molto più compassionevoli verso gli altri. Ciò non solo evita di danneggiare ulteriormente la tua autostima ma è anche un allenamento per migliorare la qualità delle relazioni con altri soggetti.

Afferma il tuo vero valore

È stato dimostrato che questo metodo aiuta a ravvivare la tua autostima anche quando hai subito un duro colpo. Fai un elenco delle tue qualità coerenti col contesto dell’accaduto. Per esempio, se sei stato rifiutato a un appuntamento, valuta quali possono essere le qualità che possono aiutarti nel prossimo. Se non hai ricevuto la promozione che ti aspettavi, valuta quali sono le capacità che possono fartela guadagnare in futuro.

Seguendo questi consigli la linea della tua autostima salirà e migliorerà anche la qualità delle tue relazioni.

Le nuove frontiere della somministrazione parentale

La sanità è uno dei settori in continuo mutamento, con i nuovi mezzi tecnologici a disposizione si continua nella costante lotta alle malattie. In campo medico la somministrazione parenterale è altamente diffusa visti i suoi numerosi vantaggi. In medicina ci sono diverse metodologie per somministrare i farmaci ai malati. La via parenterale si utilizza quando l’ingresso delle sostanze nell’organismo avvengono tramite l’assorbimento intestinale: in altre parole, si tratta di preparazioni che sono destinate alle iniezioni, infusioni o impianti sia nel corpo umano che in quello animale. La somministrazione parenterale però ha numerosi meccanismi di ingresso nell’organismo, come per esempio l’assorbimento di farmaci tramite cerotti e la somministrazione endovenosa e intramuscolare. Chi lavora nello sport professionale o amatoriale sa bene che anche prima di partecipare ad eventi esclusivi è necessario sottoporsi ad analisi ed assumere farmaci seguendo determinati protocolli.

L’entrata di una sostanza per via parenterale in un organismo può dividersi in due punti: quella intenzionale e accidentale. Nel primo caso si parla precisamente della somministrazione parenterale, mentre nel secondo ci si riferisce per lo più alle numerose infezioni a cui il nostro corpo può andare incontro. La via parenterale è abbastanza diffusa ed utilizzata in medicina poiché i farmaci in questa maniera riescono a raggiungere rapidamente il circolo sanguigno, in modo da fare effetto più velocemente. Così facendo tutti i farmaci che devono essere presi per via enterale (ovvero in via orale, via sublinguale o via rettale) possono essere più efficaci e non incontrare problemi una volta arrivati al tratto gastrointestinale.

La somministrazione in via parenterale si divide in tre principali metodologie:
Endovenosa o endovascolare: è quella più comune e anche più efficiente, visto che il farmaco entra direttamente in circolo e si evitano possibili problematiche nel tratto gastrointestinale. Spesso si utilizzano anche per l’iniezione di diversi farmaci che risultano pericolosi se somministrati in un’altra maniera. La vena più utilizzata è quella dell’avanbraccio e la somministrazione deve essere sempre eseguita da un personale medico.
Intramuscolare: i muscoli hanno più irrorazione di sangue e sono sicuramente meno sensibili della pelle, in questo modo i farmaci possono arrivare in circolo in breve tempo. Naturalmente le medicine devono essere iniettate in soluzioni acquose od oleose, in modo che il farmaco rimanga nel muscolo in modo da scatenare un lento rilascio del principio attivo nel sangue. Le parti più interessate per l’iniezione sono il gluteo e il deltoide del braccio.
Sottocutanea: questa somministrazione è più lenta di quella endovenosa e meno rischiosa dell’iniezione intramuscolo. Diversi farmaci vengono utilizzati in questo modo e sono somministrati nella zona vicino l’ombelico, la parte anteriore delle cosce e la parte superiore esterna delle braccia.

Le certificazioni dei farmaci somministrati in questa maniera vengono offerte dall’AIFA. L’AIFA è un punto di riferimento per la medicina in Italia, infatti collabora strettamente con le Regioni, con gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i medici, le società scientifiche e l’istituto superiore della sanità (abbreviato in ISS). L’Agenzia Italiana del Farmaco svolge diverse funzioni, come tenere informato il governo sulla spesa farmaceutica tenendo in considerazione aspetti economici, garantisce le semplificazioni di procedure, come l’ottenimento di farmaci innovativi per malattie rare. Proprio in questo ambito l’ente è molto sensibile, infatti dialoga continuamente con le associazioni dei malati, per cercare di andare incontro ai loro bisogni nella maniera migliore. L’AIFA si occupa anche di organizzare seminari pubblici per sensibilizzare gli operatori del settore sanitario.

L’AIFA non è un ente di riferimento solo nel nostro Stato, infatti essa è in continuo contatto con gli altri Paesi per monitorare ed analizzare possibili problemi sanitari. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e altri organismi internazionali, collaborano da tempo con l’AIFA, come dimostra quest’ultimo periodo con la diffusione del Coronavirus. Il continuo dialogo tra le imprese scientifiche, che comprendono aziende distributive e produttive, e l’AIFA, aiuta notevolmente ad alleggerire la burocrazia e le possibili problematiche per la messa in commercio di farmaci.

Scommesse e giochi d’azzardo online, parliamone!!!

Scommesse e giochi d’azzardo sono due argomenti di attualità che possono finire nella cronaca nera quando si parla di imbrogli, truffe e criminalità.

Possono finire nella pagina dedicata alla salute e psicologia quando si tratta il tema della ludopatia o del coinvolgimento di minorenni.

Possono finire argomentati in articoli dedicati ad esempio nelle pagine sportive o di settore.

Ebbene, bisognerebbe partire sempre da queste ultime per cercare di capire perché scommesse e casinò senza controllo e responsabilità, da divertimento alla fine si trasformano in un problema.

Scommesse e giochi da casinò: controlli, leggi e responsabilità

È importante non demonizzare del tutto il mondo delle scommesse generali e dei giochi di casinò.

Non solo perché c’è la presenza permanente dello Stato con i suoi uffici di controllo, il che dovrebbe rendere le cose molto sicure e garantite, ma perché le leggi e le attenzioni su questo settore sono davvero tante e internazionali.

Le società che offrono scommesse sportive e giochi da casinò stanno crescendo e si sono evolute sul piano della sicurezza e della responsabilità.

Addirittura collaborano con importanti associazioni internazionali che contrastano ludopatia e gioco dei minori.

Inoltre strutture mediche, sanitarie, sociali e anche scolastiche si occupano da molto tempo di ludopatia e gioco minorile, in tutti gli Stati sono attivi controlli e campagne di sensibilizzazioni.

Ci sono anche delle nuove leggi (le ultime qui in Italia sono tra il 2018 e 2019) e alcune decisioni discusse, ad esempio, l’esclusione degli sponsor da società di scommesse durante partite sportive seguite da adolescenti e giovanissimi

Giocare poco e responsabilmente fa male alla salute?

Scommettere in gare sportive o atletiche, puntare soldi veri in giochi come dadi, carte o simili alla roulette è divertimento antico, precedente addirittura all’epoca romana.

In pochi sanno che il Poker è stato importato negli Stati Uniti con le navi francesi ma le sue origini sono persiane e forse molto antiche.

Le scommesse sportive così come le conosciamo oggi sono nate in Inghilterra, bookmaker è una parola di origine inglese ed era applicata al mondo dei cavalli.

Il gioco d’azzardo si è evoluto e si è sviluppato prima in Francia e poi in tutte le grandi monarchie europee. Visto che come oggi anche allora c’erano ragazzini che si impoverivano o si mettevano nei guai, nobili che spendevano e rovinavano interi patrimoni (e non era una bella figura per le monarchie) vennero promulgate delle leggi di controllo e per moderare gli eccessi.

Da allora le cose sono cambiate le leggi sul gioco d’azzardo e sulle scommesse sono cresciute, lo Stato controlla la raccolta dei soldi e chi organizza scommesse e giochi da casinò, sono migliorati e cresciuti anche gli strumenti per combattere e affrontare la ludopatia e il gioco minorile.

Concludiamo dicendo che fare scommesse sportive e giocare nei casinò spendendo soldi veri è un divertimento e deve rimanere tale. Qualcuno vede nel gioco anche la possibilità di arricchirsi, l’importante è non illudersi e sapersi fermare quando le cose non vanno bene e quando il divertimento non è più tale.

Le piattaforme di gioco online, se le conosci e le usi bene non sono pericolose

Le scommesse sportive e i giochi da casinò vengono cercati soprattutto online. Il Web offre tantissime piattaforme italiane con licenza ADM/AAMS o estere che vengono rilasciate da uffici regolatori di altri stati come Malta e Curacao.

Un esempio è 18bet.info che se voi visitate bene non è ricca solo di giochi e quote sportive da scegliere, ha anche tantissime guide, informazioni e delle pagine che spiegano come funzionano le scommesse, i giochi da casinò e le regole da rispettare.

L’accesso è consentito solo ai maggiorenni e a chi entra ricorda più volte le condizioni da rispettare per non vedersi cancellato all’improvviso l’account.

Roma: enigma Smalling, prove generali di recupero

Il difensore al bivio dopo un periodo fermo per problemi muscolari

Le ultime due partite da 90′ le ha giocate due mesi fa: una contro lo Zorya in Conference e l’altra l’Empoli in campionato. Che sia un caso o meno, ma in quelle occasioni la Roma ha portato a casa sei punti segnando cinque gol senza incassarne nemmeno uno. Delle cinque reti segnati una, in Coppa, è stata proprio ad opera di Chris Smalling, che dovrebbe tornare dal primo minuto in Conference, dopo aver toccato di nuovo il campo a Genova. Il suo anno solare non è decisamente dei migliori: soltanto 28 partite giocate, da ottobre scorso, e una media inferiore all’ora di gioco. Da quando è tornato a titolo definitivo a Roma, il giocatore inglese, tra problemi al ginocchio e muscolari, è stato pochissimo a disposizione, sia di Fonseca sia di Mourinho, e la squadra lo ha pagato. L’ex Manchester Unit ha subito una serie di infortuni nelle ultime due stagioni che hanno limitato le sue presenze. In sintesi, quest’anno, ha saltato ben 11 partite, a causa dell’infortunio al flessore della coscia, prima il destro, poi il sinistro.

Recupero obbligatorio per tornare in campo con la Roma

Adesso sia l’allenatore che la società, per quanto siano contenti di rivederlo, aspettano di capire se riuscirà a giocare con continuità prima di decidere se tornare o meno sul mercato. Mourinho, sulla carta, i ruoi in cui vuole un calciatore sono altri, terzino destro e centrocampista su tutti, ma è chiaro che se Smalling dovesse continuare a passare più tempo in infermieria che sul campo, la Roma si vedrebbe costretta a valutare altri nomi. L’inglese ce l ha messa tutta per recuperare: mesi fa è stato anche in Spagna a curarsi, con l’aiuto di un medico spagnolo esperto di infiammazioni muscolari. E nelle scorse settimane si è recato anche in Inghilterra, non ha saltato neanche un giorno di allenamento a Trigoria, e anche a casa si è dedicato alla fisioterapia fino a tarda sera. Adesso il campo darà il suo responso. Se non dovesse recuperare del tutto potrebbe tornare al mercato.

La Roma potrebbe valutare altri nomi

32 anni compitui da pochi giorni, Smalling ora spera di trovare quel rendimento avuto durante il primo anno a Trigoria, con 37 partite e 3 gol. Ma è il primo ad essere consapevole che se così non fosse, la Roma dovrebbe valutare altri nomi. Tra questi, ci sarebbe una preferenza riguardo Marcao del Galatasaray. Nel frattempo Zibì Boniek, il vice presidente della Uefa, a Rete Sport ha affermato che la Roma, a suo giudizio, dovrebbe cercare un difensore centrale a gennaio. Per l’esattezza, un dominante, stile Aldair. In teoria, per quanto riguarda la personalità. Mourinho lo vorrebbe in casa. In pratica, nelle prossime settimane si capirà se potrà contarci o meno.

Se ti piacciono le scommesse e i giocho online, visita il sito di http://indiabookies.in/ per saperne di più riguardo bookmarkers

Differenza tra slot nei bar e slot nei casinò 

Molto probabilmente nei bar della vostra città o in un film avrete visto delle file di slot machine assieme ai vari giochi. Ma quali sono esattamente le differenze tra le slot da bar e quelle da casinò? La risposta è qui sotto!

La presenza fisica

Sicuramente uno dei primi elementi che fa la differenza è il numero di slot machine presenti all’interno di tali attività. I bar o i tabacchini ne hanno due o tre di solito, altri invece non ne hanno proprio per decisione dei proprietari, mentre i casinò e/o le sale scommesse ne hanno in buona quantità. Anzi, per essere precisi, queste possono essere messe su varie file oppure in una “stanza” a loro dedicata chiamata per l’appunto sala slot.

La fila di clienti

Un altro elemento strettamente collegato a quanto detto sopra riguarda la fila di possibili clienti e giocatori che decidono di tentare la sorte alle slot machine. In un bar o in un tabacchino è relativamente “facile” che si formi una coda di clienti proprio per il fatto che queste macchinette sono poco numerose e poste in uno spazio fisico abbastanza ridotto. Teniamo poi conto di tutte le altre persone presenti in quel momento, alcune sono lì per consumare qualcosa o fanno una partita in attesa degli amici. Per quanto riguarda i casinò, invece, è molto più difficile che vi sia una fila proprio per una presenza maggiore delle slot machine e per gli altri giochi come i tavoli per il poker o per la roulette.

Le possibilità di personalizzazione

Le slot machine da bar sono dunque più “semplici” per quanto riguarda il loro aspetto e non offrono chissà quali possibilità di personalizzazione, fantasie sulla loro scocca esterna oppure mondi di gioco ispirati alla cultura pop, al cinema e così via. Se tra i bar vanno forte dunque questo tipo di slot machine, per i casinò invece, la faccenda è diversa poiché tutte le caratteristiche appena citate vengono “potenziate”. Per non parlare poi delle offerte sui casinò online!

L’indice RTP (Return To Player)

Di sicuro uno dei elementi che differenzia maggiormente questi due tipi di slot machine è l’indice RTP (Return To Player) ovvero quanto “ritorna” in mano al giocatore dopo che ha messo la monetina e tirato la leva o spinto i vari bottoni. Volendo buttare giù qualche numero nei bar, di solito, l’RTP arriva fino al 70% mentre, nei casinò, arriva fino al 95%. Questo è infatti uno dei motivi per i quali molti giocatori tendono di più a frequentare i casinò o le sale apposite quando possibile oppure vanno in rete poiché l’RTP delle slot online è più alto di quelle da bar.

Quando il casinò è online

Ora prendete tutte le informazioni ricevute e “traslatele” in un contesto online. Visto che i casinò sul web si sono diffusi a macchia d’olio nell’ultimo periodo, anche sotto forma di app, un’altra scelta dei giocatori d’azzardo è di sicuro quella di tentare la sorte direttamente in rete con le slot machine online. Una dimensione che il bar, per il momento, non può ancora raggiungere!

Il Pallone d’oro, un importante riconoscimento nel mondo del calcio

Il 29 novembre verrà assegnato il Pallone d’Oro 2021, un importante riconoscimento per calciatori e calciatrici. La storia di questo premio è legato ad una rivista, ma prima di raccontarvela vi sveliamo alcuni numeri importanti dell’edizione 2021 del Pallone d’Oro.

Pallone d’Oro, numeri importanti

La Uefa ha pubblicato i nomi dei candidati Pallone d’oro maschili e anche alcuni numeri importanti legati a club e nazioni, nonché più premiati e lista vincitori.

Il Chelsea, squadra inglese che ha vinto la Champions 2020/21 è la squadra con maggior numero di candidati, sono cinque. Il Paris Saint Germain è la seconda squadra con quattro candidati. Poi seguono, due a squadra: Inter, Juventus, Manchester United e Real Madrid. Dall’Atletico fino a Villarreal ben sei squadra con un candidato, tra queste Milan e Tottenham seguita dalla coppia Conte (allenatore), Paratitici (dirigente sportivo).

L’Italia eccede per numero di candidati nell’elenco nazioni. Ci sono ben 5 giocatori di club italiani candidati per il Pallone d’Oro. L’Inghilterra ne ha 4, Spagna, Francia, Portogallo 3.

Nelle lista dei giocatori più premiati troviamo: Lionel Messi e Cristian Ronaldo, anche quest’anno in lista, Michel Platini, Cruyff e Marco Van Basten.

Pallone d’oro e liste miglior marcatori: differenza

Il Pallone d’oro, in francese Ballon D’Or è un premio calcistico istituito nel 1956 dalla rivista sportiva France Football, assegna il premio anche alle calciatrici. Il riconoscimento è annuale e viene consegnato al giocatore che nell’anno solare si è distinto militando in una squadra di qualsiasi campionato nel mondo. Essendo a tutti gli effetti una competizione all’interno dei portali di scommesse sportive online (ad esempio https://www.sportaza.eu) potreste trovare le quote sui diversi candidati.

La lista dei calciatori candidati al Pallone d’Oro non va confusa con l’elenco miglior marcatori oppure capocannonieri. Si tratta dei migliori calciatori che fanno goal e non parliamo dei calciatori che si contraddistinguono per assist oppure per numero di reti.

Due liste: candidati ufficiale e una rumor su potenziali vincitori

Lewandowski, Salah Mohamed, Haller Sebastien, Ronaldo e Messi sono i primi cinque calciatori quotati nella lista Miglior Marcatore Uefa Champions League. Alcuni di questi nomi corrispondono ad una lista rumor di potenziali vincitori pubblicata da un giornale spagnolo di nome la Marca. Rumor fortissimi sul calciatore polacco del Bayern, Robert Lewandowski. Tutto ciò però non corrisponde all’ordine della lista candidati ufficiali del Pallone d’oro che vede al momento ben 30 nomi organizzati in gruppi da 10. Ecco l’elenco.

  • César Azpilicueta (Chelsea, Spagna)
  • Nicolò Barella (Inter, Italia)
  • Karim Benzema (Real Madrid, Francia)
  • Leonardo Bonucci (Juventus, Italia)
  • Giorgio Chiellini (Juventus, Italia)
  • Cristiano Ronaldo (Manchester United, Portogallo)
  • Kevin De Bruyne (Manchester City, Belgio)
  • Rúben Dias (Manchester City, Portogallo)
  • Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain, Italia)
  • Bruno Fernandes (Manchester United, Portogallo)
  • Phil Foden (Manchester City, Inghilterra)
  • Erling Haaland (Dortmund, Norvegia)
  • Jorginho (Chelsea, Italia)
  • Harry Kane (Tottenham, Inghilterra)
  • N’Golo Kanté (Chelsea, Francia)
  • Simon Kjaer (Milan, Danimarca)
  • Lautaro Martínez (Inter, Argentina)
  • Robert Lewandowski (Bayern, Polonia)
  • Romelu Lukaku (Chelsea, Belgio)
  • Riyad Mahrez (Manchester City, Algeria)
  • Kylian Mbappé (Paris Saint-Germain, Francia)
  • Lionel Messi (Paris Saint-Germain, Argentina)
  • Luka Modrić (Real Madrid, Croazia)
  • Gerard Moreno (Villarreal, Spagna)
  • Mason Mount (Chelsea, Inghilterra)
  • Neymar (Paris Saint-Germain, Brasile)
  • Pedri (Barcelona, Spagna)
  • Mohamed Salah (Liverpool, Egitto)
  • Raheem Sterling (Manchester City, Inghilterra)
  • Luis Suárez (Atlético, Uruguay)

Biografia di Valentino Rossi, il pilota che domenica dice addio alla carriera

Valentino Rossi è il più grande pilota moto dell’ultima generazione e domenica 28 ottobre dirà addio alla carriera sportiva al MotoGP Emilia Romagna. Fu annunciato ad agosto lo stop definitivo alle gare, tra venerdì e domenica sono previsti più di trentamila spettatori a vedere prove, interviste e poi la gara dei piloti tra cui Valentino Rossi. Ripercorriamo i tratti più importanti della sua carriera, un pilota seguitissimo dai giovani e dagli appassionati di motori. Rivale di Max Biaggi ma solo nello sport, come poi vedremo meglio. La gara di domenica sarà molto importante visto che è la terzultima gara MotoGP, reloadbet e altri bookmakers online hanno creato quote e calendari dedicati nelle piattaforme digitali.

Valentino Rossi, carriera e successi

Valentino Rossi nasce nelle Marche, ad Urbino, il 16 febbraio 1979. È pilota motociclistico e anche dirigente sportivo, un vero idolo della sua generazione per quanto riguarda i motori e lo sport. Partecipa a tantissimi programmi, tante le interviste, le apparizioni anche in film televisivi o fiction, gli spot pubblicitari e i brand che lo hanno scelto per essere rappresentati. Dal 2014 è proprietario della Sky Racing Team VR46, una squadra motociclistica che gareggia anche nel motomondiale. Del resto lui di podi ne ha raggiunti tanti, di mondiali ne ga vinti ben nove e di gare ed esperienza ne ha accumulata talmente tanta da poterla trasmettere a nuovi piloti emergenti. In motomondiale esordisce nel 1996 in classe 125, in mondiale Rally nel 2002 e gareggerà per altre due stagioni.

Scuderie, origini e inizi

Bastano i nomi delle scuderie per capire la grandezza di Valentino Rossi scelto da grandi realtà motociclistiche: Aprilia, Honda, Ducati, Yamaha due volte per molti anni. In Rally invece ha gareggiato con H.F Grifone SRL, Stobart VK M sport Ford Rally Team. Dagli inizi le classi di gara sono state 125, 240 e 500. Un personaggio popolare famoso anche per delle rivalità importanti, soprattutto con Max Biaggi altro grande nome del motociclismo italiano. Certo, l’addio dispiace anche a Max che intervistato dal Giornale ha dichiarato che vorrà presto sedersi davanti ad un bicchiere di vino per ricordare gare e anche sorridere di ricordi e rivalità. Avrebbe voluto scrivergli perché in fondo questo addio tocca anche chi ha da sempre sfidato Valentino Rossi per “smontare sportivamente” il suo titolo di campione o soffiargli un podio.

La gara di domenica 28 ottobre a Misano

Per Valentino Rossi è il secondo appuntamento annuale sul circuito di Misano, sarà l’occasione per salutare bene i tifosi presenti in una pista non molto lontano dalla sua casa di origine. F.Quartararo su Yamaha però ha chiarito, è importante rimanere concentrati sulla gara senza pensare al mondiale. L’addio di Valentino tocca i cuori di tutti tranne quando si accendono i motori. Dal circuito delle Americhe hanno ottenuto i primi posti Marquez, Quartararo e Bagnaia su Honda, Yamaha e Ducati, punti raggiunti da ognuno 25, 20 e 16.

Juventus Milan, finita con il pareggio: sintesi e impressioni

Juventus Milan è il quarto incontro del secondo campionato di calcio Serie A giocato ancora in situazione di Covid 19. I giocatori sono ormai abituati a tamponi, controlli, quarantene preventine quando partono e quando ritornano.

Juventus Milan è una di quelle partite più attese nel campionato perché di due squadre storicamente forti e presenti in Champions, molti giocatori hanno anche collezionato esperienza con la Nazionale tra Europei e Mondiale.

Anche Rabona Scommesse ha creato per questo quarto match di stagione le sue quote e i suoi schemi, cosa succede alla Juventus che nello scorso anno era tra le prime squadre negli antepost, ce la farà a risalire nelle prossime partite?

Juventus Milan, pareggio: ecco chi ha segnato

Juventus Milan si conclusa uno a uno, con i goal di Alvaro Morata e Ante Rebic, quarto e 76° minuto.

La Juventus ha pressato il Milan e il goal di Morata arriva con una lunga corsa su campo libero, distrazione dei rossoneri ma anche scatto e momento fulmineo del calciatore spagnolo, ora in prestito dall’Atletico Madrid.

L’altro goal è di Ante Rebic che salva il secondo posto in classifica, le ultime tre partite sono state vinte proprio come la Roma che però ha perso 3 a 2 contro il Verona. Deve conservare il suo posto rispetto ad un Napoli che ancora può risalire, infatti al momento della scrittura doveva affrontare l’Udinese in trasferta, il suo quarto avversario.

Ante Rebic segna di testa, un goal meccanico, forse un po’ fortunato ma senza togliere nulla all’attaccante croato, vice campione del mondo nel 2018. Verso la porta Juventina arriva la palla dal tiro d’angolo, di fronte a diversi giocatori in difesa e attacco trova Rebic che la manda in porta. Ci sono delle critiche sulla Juventus e su Allegri, ma non si può dire che questa partita non l’abbia vissuta da protagonista visto che ci sono stati molti tentativi di goal e il recupero del Milan è arrivato quasi a fine partita.

La Juventus negli ultimi posti, c’è chi rimpiange Pirlo

La Juventus con il pareggio scende al 18° posto in classifica, area dove si rischia la recessione in Serie B. Due sconfitte e due pareggi, pochi goal e solo due punti, ci sono molte critiche nei confronti del nuovo allenatore, Massimiliano Allegri, c’è chi rimpiange Andrea Pirlo. Anche sulle parole del nuovo tecnico che ad ogni sconfitta analizza partita e squadra, arrivano critiche su come sono stati gestiti i cambi, la formazione in difesa doveva essere diversa. Sul goal subito forti critiche su Manuel Locatelli, giocatore da poco acquisito dal Sassuolo.

Prossime partite del Milan e prossime partite della Juventus

Il ritorno Milan Juventus si giocherà il 23 gennaio, quindi nel nuovo anno. Nella scorsa stagione le due squadre hanno vinto una volta e perso una volta contro l’altra e sempre con un vantaggio di tre goal, per questo quando queste due squadre si incontrano la tensione sale, la Juventus però deve migliorare la sua posizione in classifica.

Le prossime partite della Juventus saranno contro lo Spezia in trasferta, la Sampdoria in casa, 22 e 29 dicembre. Il mese si concluderà con la seconda partita FaG in Champions, a Torino giocherà il Chelsea, squadra campione della precedente stagione- Il mese di ottobre inizierà con il Torino.

Il prossimo avversario del Milan è il Venezia e poi lo Spezia, la squadra ligure incontra due club molto forti. Anche per il Milan impegno in Champions contro l’Atletico Madrid, il mese di ottobre inizierà con la trasferta contro l’Atalanta.