Cosa sono gli integratori alimentari per la perdita di peso e cosa fanno?

Tra i metodi provati per perdere peso ci sono mangiare cibi sani, ridurre le calorie ed essere fisicamente attivi. Ma attuare tutti questi cambiamenti nel proprio stile di vita non è sempre facile, quindi in molti si chiedono se prendere integratori dimagranti o bruciagrassi, come quelli che trovi sul sito Sempre in Salute, potrebbe aiutare a raggiungere i risultati che desideri più facilmente ed in un minor tempo. In questo articolo è riportato ciò che si sa sulla sicurezza e l’efficacia di molti ingredienti che sono comunemente usati negli integratori dimagranti. Questi prodotti aiutano a perdere peso bloccando l’assorbimento di grassi o carboidrati, frenando l’appetito o accelerando il metabolismo. Se stai pensando di prendere un integratore alimentare per perdere peso, parla con il tuo medico. Questo è particolarmente importante se hai la pressione alta, diabete, malattie cardiache, malattie del fegato o altre particolari condizioni mediche.

Come sono formulati gli integratori dimagranti?

Gli integratori per la perdita di peso contengono molti ingredienti – come erbe, fibre e minerali – in diverse quantità e in molte combinazioni. Sono venduti in diverse forme come capsule, compresse, liquidi e polveri: raramente sono composti da un singolo ingrediente. Spesso infatti contengono decine di ingredienti: questo perché diversi principi attivi messi insieme lavorano in sinergia e permettono di ottenere risultati decisamente migliori se paragonati ad integratori alimentari monoingrediente.

Gli integratori alimentari per la perdita di peso possono essere dannosi?

Gli integratori per la perdita di peso, come tutti gli integratori dietetici, sono sempre piuttosto sicuri ma possono avere effetti collaterali e possono interagire negativamente con farmaci da prescrizione e da banco. Molti integratori per la perdita di peso hanno ingredienti che non sono stati testati in combinazione tra loro, e i loro effetti combinati sono sconosciuti. Racconta al tuo medico di tutti gli integratori dimagranti o di altri integratori che prendi. Queste informazioni lo aiuteranno a capire come prevenire interazioni tra integratori e farmaci, effetti collaterali dannosi e altri rischi.

Efedra, un ingrediente vietato dagli integratori alimentari

L’efedra (chiamata anche má huáng) è una pianta contenente sostanze che possono stimolare il sistema nervoso, aumentare la quantità di energia che si brucia, aumentare la perdita di peso e sopprimere l’appetito. Negli anni ’90, l’efedra era un ingrediente molto diffuso negli integratori alimentari venduti per il dimagrimento e per migliorare le prestazioni atletiche. Nel 2004, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha vietato l’efedra negli integratori alimentari, arrivando alla conclusione che non fosse un ingrediente sicuro. L’efedra può causare nausea, vomito, ansia, cambiamenti di umore, pressione alta, battito cardiaco anormale, ictus, convulsioni, attacco cardiaco e morte.

Prodotti fraudolenti e adulterati

Sii molto cauto quando vedi integratori per la perdita di peso con affermazioni allettanti, come “pillola magica per la dieta”, “scioglie il grasso” e “perdi peso senza dieta o esercizio”. Se l’affermazione sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è. Questi prodotti potrebbero non aiutarti a perdere peso e al contrario potrebbero essere pericolosi. I prodotti per la perdita di peso commercializzati come integratori alimentari sono a volte adulterati con farmaci da prescrizione o altre sostanze. Questi ingredienti non sono elencati sull’etichetta del prodotto e potrebbero causare seri danni.

Interazioni con i farmaci

Come la maggior parte degli integratori dietetici, alcuni integratori per la perdita di peso possono interagire o interferire con altre medicine o integratori che stai assumendo. Se prendi integratori alimentari e farmaci in contemporanea regolarmente, assicurati di parlarne prima con il tuo medico.

Scegli sempre un approccio sensato

Gli integratori dimagranti o bruciagrassi, tranne in rari casi, possono essere costosi e potrebbero non funzionare. Il modo migliore per perdere peso e mantenerlo è quello di seguire un modello alimentare sano, ridurre le calorie e fare regolarmente esercizio fisico sotto la supervisione del tuo medico. In più, i cambiamenti nello stile di vita che ti aiutano a perdere peso potrebbero anche migliorare il tuo umore e il tuo livello di energia e abbassare il rischio di malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di cancro.

Sindrome del tunnel carpale: tutto ciò che c’è da sapere

Avrai sicuramente sentito parlare almeno una volta di problemi al tunnel carpale. Ma sai di preciso di cosa si tratti? Vediamolo insieme.

Tunnel carpale: info utili

Quando si parla di tunnel carpale si fa riferimento ad un passaggio molto stretto che è costituito dal legamento e dalle ossa della base della mano: nel tunnel carpale passano sia i tendini che il nervo mediano. Può succedere, per cause che andremo ad analizzare successivamente, che si verifichi un gonfiore (dei tendini per esempio) che restringe il tunnel e porta a comprimere il nervo mediano.

Ciò provoca un dolore, in alcuni casi davvero acuto, e una sensazione di intorpidimento della mano e del polso. Alle volte questa sensazione può protrarsi per tutto il braccio. La sindrome del tunnel carpale è probabilmente la più nota neuropatia, ovvero una malattia che riguarda i nervi periferici del corpo.

Generalmente, i sintomi si manifestano gradualmente: all’inizio può comparire un formicolio, alle volte invece un bruciore insistente, o magari una sensazione di addormentamento della mano e del polso, che si può irradiare anche fino alle dita. Soprattutto pollice ed indice sono spesso soggetti.

Se i sintomi peggiorano, però, può anche comparire un dolore che si irradia all’avambraccio e si può perdere parzialmente sensibilità e forza nelle dita.

Cura e terapia

La cura e la terapia per la sindrome del tunnel carpale va cominciata non appena lo consiglia il medico. Ovviamente ci sono cause più importanti, come il diabete o l’artrite, che andrebbero curate a dovere fin da subito. Generalmente, la riduzione di attività per mano e polso è la prima cosa su cui agire. È necessario evitare tutte le attività che potrebbero peggiorare i sintomi.  Se necessario, bloccare il polso per evitare ulteriori danni può essere la mossa giusta. È fondamentale evitare flessioni o torsioni, anche quando si dorme.

Tra i farmaci antinfiammatori che possiamo trovare in commercio e che risultano molto utili troviamo il Normast: questo grazie alla sua formulazione garantisce l’azione della molecola di Palmitoiletanolamide (PEA) la quale svolge varie attività utili, in particolare per quanto concerne il contrasto al dolore cronico e nevralgico. D’altronde, l’efficacia del trattamento con PEA è ormai consolidata ed è particolarmente utile contro dolori cronici: maggiormente utile rispetto a trattamenti analgesici tradizionali.

Tunnel carpale: possibili cause

Tra le possibili cause della sindrome del tunnel carpale troviamo una compressione o una irritazione del nervo mediano. Questa può essere dovuto a diverse cause, le quali richiedono una serie di indagini precise. Tra queste troviamo:

  • un ispessimento del legamento trasverso;
  • diabete;
  • insufficienza renale;
  • ipotiroidismo;
  • infiammazione dei tendini e delle guaine dei muscoli flessori (generalmente causata da un utilizzo eccessivo della mano durante attività lavorative manuali);
  • fratture del polso o del carpo;
  • predisposizione ereditaria;
  • neoformazioni (lipomi o cisti, per esempio).

Queste sono solo alcune delle possibili cause. Come detto, Va effettuata una diagnosi accurata. Tra gli esami più importanti troviamo l’esame elettromiografico-elettroneurografico (EMG/ENG). Questo è utile a comprendere la forza e i riflessi osteotendinei, nonché la sensibilità degli stessi.

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