Le nuove frontiere della somministrazione parentale

La sanità è uno dei settori in continuo mutamento, con i nuovi mezzi tecnologici a disposizione si continua nella costante lotta alle malattie. In campo medico la somministrazione parenterale è altamente diffusa visti i suoi numerosi vantaggi. In medicina ci sono diverse metodologie per somministrare i farmaci ai malati. La via parenterale si utilizza quando l’ingresso delle sostanze nell’organismo avvengono tramite l’assorbimento intestinale: in altre parole, si tratta di preparazioni che sono destinate alle iniezioni, infusioni o impianti sia nel corpo umano che in quello animale. La somministrazione parenterale però ha numerosi meccanismi di ingresso nell’organismo, come per esempio l’assorbimento di farmaci tramite cerotti e la somministrazione endovenosa e intramuscolare. Chi lavora nello sport professionale o amatoriale sa bene che anche prima di partecipare ad eventi esclusivi è necessario sottoporsi ad analisi ed assumere farmaci seguendo determinati protocolli.

L’entrata di una sostanza per via parenterale in un organismo può dividersi in due punti: quella intenzionale e accidentale. Nel primo caso si parla precisamente della somministrazione parenterale, mentre nel secondo ci si riferisce per lo più alle numerose infezioni a cui il nostro corpo può andare incontro. La via parenterale è abbastanza diffusa ed utilizzata in medicina poiché i farmaci in questa maniera riescono a raggiungere rapidamente il circolo sanguigno, in modo da fare effetto più velocemente. Così facendo tutti i farmaci che devono essere presi per via enterale (ovvero in via orale, via sublinguale o via rettale) possono essere più efficaci e non incontrare problemi una volta arrivati al tratto gastrointestinale.

La somministrazione in via parenterale si divide in tre principali metodologie:
Endovenosa o endovascolare: è quella più comune e anche più efficiente, visto che il farmaco entra direttamente in circolo e si evitano possibili problematiche nel tratto gastrointestinale. Spesso si utilizzano anche per l’iniezione di diversi farmaci che risultano pericolosi se somministrati in un’altra maniera. La vena più utilizzata è quella dell’avanbraccio e la somministrazione deve essere sempre eseguita da un personale medico.
Intramuscolare: i muscoli hanno più irrorazione di sangue e sono sicuramente meno sensibili della pelle, in questo modo i farmaci possono arrivare in circolo in breve tempo. Naturalmente le medicine devono essere iniettate in soluzioni acquose od oleose, in modo che il farmaco rimanga nel muscolo in modo da scatenare un lento rilascio del principio attivo nel sangue. Le parti più interessate per l’iniezione sono il gluteo e il deltoide del braccio.
Sottocutanea: questa somministrazione è più lenta di quella endovenosa e meno rischiosa dell’iniezione intramuscolo. Diversi farmaci vengono utilizzati in questo modo e sono somministrati nella zona vicino l’ombelico, la parte anteriore delle cosce e la parte superiore esterna delle braccia.

Le certificazioni dei farmaci somministrati in questa maniera vengono offerte dall’AIFA. L’AIFA è un punto di riferimento per la medicina in Italia, infatti collabora strettamente con le Regioni, con gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i medici, le società scientifiche e l’istituto superiore della sanità (abbreviato in ISS). L’Agenzia Italiana del Farmaco svolge diverse funzioni, come tenere informato il governo sulla spesa farmaceutica tenendo in considerazione aspetti economici, garantisce le semplificazioni di procedure, come l’ottenimento di farmaci innovativi per malattie rare. Proprio in questo ambito l’ente è molto sensibile, infatti dialoga continuamente con le associazioni dei malati, per cercare di andare incontro ai loro bisogni nella maniera migliore. L’AIFA si occupa anche di organizzare seminari pubblici per sensibilizzare gli operatori del settore sanitario.

L’AIFA non è un ente di riferimento solo nel nostro Stato, infatti essa è in continuo contatto con gli altri Paesi per monitorare ed analizzare possibili problemi sanitari. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e altri organismi internazionali, collaborano da tempo con l’AIFA, come dimostra quest’ultimo periodo con la diffusione del Coronavirus. Il continuo dialogo tra le imprese scientifiche, che comprendono aziende distributive e produttive, e l’AIFA, aiuta notevolmente ad alleggerire la burocrazia e le possibili problematiche per la messa in commercio di farmaci.

Storia dell’Agopuntura: curiosità e applicazioni

La storia dell’agopuntura è una delle tecniche della medicina alternativa cinese più conosciuta. Divide molto le persone tra scettici e non scettici, tradizionalisti e orientalisti, appassionati del mondo cinese e asiatico che difendono ad oltranze i loro usi e costumi, occidentalisti scientifici.

L’agopuntura si basa sull’uso di aghi specifici che stimolano punti del corpo a correggere squilibri dell’energia interna del corpo umano attraverso i meridiani. E’ una filosofia che non appartiene solo alla Cina, si ritrova anche in Giappone, Corea, Thailandia, India e altri paesi orientali. La correzione attraverso gli aghi specifici interviene sui meridiani, nella medicina tradizionale cinese sono i canali dove scorre l’energia e corrispondono a vasi o arterie.

La Storia dell’Agopuntura è millenaria, libri antichi ne riportano la nascita prima del 305 e 204 a.C., periodo in cui furono scritti dei primi libri o pagine dedicate che dimostrano la sua esistenza storica di lungo periodo.

L’agopuntura affianca altre discipline mediche tradizionali cinesi e si unisce alla dieta nutrizionale, la fitoterapia, la massoterapia e le ginnastiche psicofisiche per curare la salute tenendo in equilibrio corpo e mente.

L’agopuntura viene praticata in Cina e molti paesi del mondo, in Italia e altre nazioni europee richiedono l’abilitazione alla professione medica e veterinaria, il superamento di esami di stato che certificano le competenze e danno la possibilità di esercitarla.

Agopuntura, quali malattie riesce a curare?

L’agopuntura è una scienza medica tradizionale complessa, molte delle sue tecniche e dei suoi risultati devono essere approfonditi e studiati. Il Dottor Stefano Vignali, specializzato nel Metodo Unica, affronta diverse patologie e insegna uno stile di vita nuovo che mette al centro il tempo delle persone, la nutrizione corretta e un nuovo rapporto con il mondo.

Le situazioni cliniche affrontabili con l’agopuntura sono: la cefalea muscolo tensiva, l’emicrania, il tunnel carpale, l’infertilità, la sindrome premestruale, la lombalgia e la sciatalgia, la spalla dolorosa, l’insonnia, l’ansia, vertigini e acufeni, intestino irritabile, fibromialgia, dipendenza da fumo, fame nervosa.

Agopunture, malattie e contesto

Tutte queste patologie verranno analizzate nella loro complessità, partendo da analisi del sangue e cliniche, analisi energetiche e contestuali.

Come spiega il dottor Vignali, l’agopuntura è una tecnica medica che richiede anche sensibilità. Gli aghi agiscono sulla consistenza dei tessuti provocando contrazione o rilassamento muscolare. Saranno evidenti anche cambiamenti mentali e psicologici, l’azione diretta della liberazione di endorfine o dinorfine, di dolori o fastidi causati da malattie e situazioni cliniche varie.

Nella lista di malattie elencate prima, troviamo patologie complesse e sistemiche, ma anche condizioni causate da stati mentali agitati o depressi, stress energetici accumulati. Ad esempio l’ansia, la dipendenza da fumo, l’emicrania che può insorgere per sovraccarichi mentali e stress, la sindrome pre-mestruale e l’intestino irritabile. L’importanza del tempo è al centro di una concezione di vita che da importanza ad ogni aspetto del vivere quotidiano, un giorno nel Metodo Unica del Dottor Vignali si compone di tre momenti regolari: 8 ore di riposo, 8 ore di lavoro e 8 ore per Sé (famiglia, sport, divertimento, cibo preferito e salutare, amici, svago, hobby).

Se l’agopuntura agisce sulle energie, spesso è proprio dalle attività giornaliere e dall’alimentazione curata o non curata che le forze possono essere allenate o indebolite, rinvigorite o abusate, usate bene con equilibrio oppure stravolte da una corsa continua voluta dai ritmi moderni della società.