Otto motivi validi per imparare a giocare a calcio

Ci sono veramente tanti validi motivi per imparare a giocare a calcio ma è chiaro, è uno sport che deve piacere proprio come la pallavolo, il tennis e la pallacanestro. Tutte discipline che richiedono l’abilità di saper controllare la palla ed essere più bravi degli altri e, in più, collaborando con gli altri componenti della squadra che hanno ognuno un compito preciso.

Avete capito perché, in questo modo, il calcio diventa lo sport più amato, seguito e proposto? Perché le abilità che sviluppa e migliora sono molte ma chiaramente per poterne trarne vantaggio deve piacere, altrimenti ci sono tantissime altre attività ad esempio il nuoto, la corsa, le attività dell’atletica, il pattinaggio, la danza, eccetera.

Una nota positiva su chi segue, tifa, va allo stadio ma non gioca a calcio

Molte persone seguono il calcio non sanno giocare a calcio e non vogliono per forza imparare a giocare a pallone.

Sapete che anche seguire una partita di calcio con passione fa bene alla salute? Infatti, mette in moto tantissime facoltà intellettive, psicologiche e sociali, l’adrenalina che produce una squadra che vince o che perde è tale da mettere in allerta i medici per persone anziane e cardiopatiche.

Per fortuna di casi ce ne sono stati pochissimi ma è una curiosità spesso riportata dai media e dagli esperti per far anche capire quanto tutti quei piedi d’oro che corrono siano importanti non solo perché è un’abilità ma per le emozioni e i sentimenti popolari che smuovono. Bè, se entrate qui, invece, è tutt’altra storia, non ha scommesse ma alcuni giochi basati sul pallone: Wild Tornado Casino

1 – Fa bene al cuore e alla circolazione cardio vascolare

Il calcio è uno sport molto faticoso e impegnativo, richiede molto dispendio energetico e l’impegno massimo di tutto il sistema cardiovscolare. Dal riscaldamento alla partita si praticano attività aerobiche, di resistenza e abilità tecnica.

2 – Si apprendono o si migliorano le abilità motorie

Correre, saper controllare bene i piedi per controllare la palla, imparare degli esercizi di riscaldamento e resistenza su corsa e fiato, saper controllare bene la postura e anche le braccia mentre si gioca. Insomma, se si hanno già delle abilità motore si migliorano, se non si hanno si acquisiscono. Non sono rari i giocatori di calcio di Serie A che partecipano alle olimpiadi per altre discipline.

3 – Fa bene alla linea e ai muscoli

Anche se non si frequenta una scuola di calcio tantissimi ragazzi e ragazze, donne e uomini si impegnano al massimo in una partita che dura più di mezz’ora. Anche solo una partita al parco o qualche tiro di pallone consuma calorie e rafforza i muscoli delle gambe, della schiena e gli addominali. Se poi si gioca per agonismo e professione, tra riscaldamento ed esercizi si ha beneficio su tutto il tono muscolare.

4 – Migliora la resistenza fisica e mentale

È una delle qualità fondamentali del calcio, è un gioco impegnativo e faticoso, più si gioca e più ci si rafforza nel resistere a tanti minuti di movimento, ragionamento tecnico.

5 – Potenziamento cognitivo importante: il ragionamento in velocità, la riflessione tecnica

Da tutto quello che abbiamo scritto ne consegue l’importante potenziamento cognitivo, pensate alla capacità di affrontare più avversari per tenere la palla oppure per recuperarla dagli altri giocatori, pensare sul secondo ad una strategia di gioco senza perdere la concentrazione sulle indicazioni dell’allenatore e dei compagni di squadra.

6 – Importanti benefici psicologici e sociali

Tutto ciò che si vive nel campo sportivo, durante la partita o in allenamento viene portato fuori nella vita e nella società. La collaborazione, il rispetto del mister, dei compagni e degli avversari, la responsabilità di un comportamento scorretto. Insomma, un gioco che aiuta a migliorarsi e per questo viene anche proposto come sport nelle scuole.

7 – Si imparano valori importanti per la vita, si parla anche di skills sfruttabili nel mondo professionale

Sapete che saper stare in squadra, collaborare, saper valutare gli avversari rispettandoli, avere rispetto e saper collaborare con allenatore sono qualità fondamentali nella vita. L’esperienza sportiva può essere inserita nel curriculum europeo, una voce da valorizzare per far comprendere che “si sa stare nel campo” anche nella vita.

8 – Si impara a non discriminare e anche a denunciare il razzismo

Il calcio è uno sport amato dai bambini e sempre di più dalle ragazze, le squadre femminili crescono, giocatrici donna entrano a far parte di squadre di Serie A o Serie B maschili. Partite maschili vengono arbitrate da donne. Squadre maschili possono essere allentate da donne. Abbiamo inserito il paradigma più importante del momento visto che siamo abituati a vedere le squadre femminili allenate da uomini e da donne e pochissimo ancora il contrario. Vorremmo dire che con lo sport si impara a giocare e contrastare il razzismo, è vero ma l’attualità di adesso è che si impara a denunciare chi discrimina o compie atti di razzismo in campo o dagli spalti verso il campo. Lo sport unisce e insegna a denunciare… Lo racconta la Uefa con questo recente documentario dal titolo Outraged (https://it.uefa.com/insideuefa/mediaservices/mediareleases/news/0264-1128365909d5-9511fe80a9da-1000–outraged-il-nuovo-documentario-uefa-affronta-la-discriminazione/)

Che cosa sono adrenalina, emozioni e felicità

Perché secondo voi è importante conoscere e definire termini come emozione, felicità e adrenalina in un sito che affronta tanti temi di attualità e salute? Ebbene, perché sono al centro di tante cose belle ma anche tanti argomenti difficili che trattiamo.

Pensiamo ad esempio alla dipendenza da gioco d’azzardo che abbiamo affrontato nell’ultimo articolo. Quando si vince una partita di poker o quando si è nel gioco si scatenano tutta una serie di emozioni e la competizione stessa crea uno stato emotivo legato all’adrenalina che è importante ma allo stesso tempo è così potente e positivo da non poterci più rinunciare.

La felicità è uno stato emotivo che tutti cerchiamo ma dovete sapere che ci sono felicità reali e felicità illusorie, come fare a riconoscerle? Noi qui facciamo solo un piccolo passo di consapevolezza emotiva definendo questi tre termini.

Che cos’è l’adrenalina

L’adrenalina venne isolata per la prima volta nel 1901 da un chimico ma studi su questo ormone e neurotrasmettitore già esistevano nel 1800. L’adrenalina conosciuta anche con il nome tecnico di epinefrina è un mediatore chimico tipico della classe dei vertebrati e ha una struttura chimica legata a diverse sostanze chimiche.

L’adrenalina viene liberata nella parte midollare del surrene e anche a livello di sinapsi del sistema nervoso centrale, il suo ruolo è di neurotrasmettitore. Ha una funzione importantissima nello stimolo delle capacità di reazione del corpo di fronte a diverse difficoltà.

Produce rilassamento gastrointestinale, dilatazione dei bronchi, aumento della frequenza cardiaca e del volume sistolico, deviazione del flusso sanguigno verso i muscoli, il fegato, il miocardio e il cervello e aumento della glicemia. L’adrenalina viene rilasciata quando si vivono forti emozioni, come paura, combattimento e attività fisica. Nel gioco l’adrenalina è legata allo stato di attesa emotiva sull’esito di una o più partite. L’adrenalina si vive e si percepisce molto quando si fa sport e nelle competizioni.

Che cosa sono le emozioni e cos’è la felicità

La felicità è uno stato d’animo positivo che si vive quando si è soddisfatti e perché ci sono dei desideri che vengono realizzati in abbondanza, ricchezza e prosperità. L’uomo è portato a rendersi felice e soddisfatto partendo dalla soddisfazione di bisogni primari come mangiare, dormire, ripararsi avere attorno a sé un nucleo sociale positivo e non pericoloso. Ciò che contrasta questi bisogni fondamentali e porta ad eliminare anche un solo componente della vita che produce felicità viene in genere contrastato.

Dietro al concetto di felicità ci sono tantissime riflessioni da fare perché nell’epoca dell’abbondanza ci si è abituati ad avere tutto e niente di veramente importante. Insomma, se ci fosse una catastrofe naturale la prima cosa che si rimpiangerà sarà la perdita del telefonino o della macchina invece di ringraziare di avere salva la vita o la famiglia. Oppure, sarà il momento in cui si scopre cosa è veramente importante e per che cosa bisogna provare felicità vera e senso di appagamento e soddisfazione legato ad una condizione sociale di benessere solo temporanea, spesso è la salute (lo stare bene e lo stare male) a riportarci spesso con i piedi per terra dal consumismo eccessivo e superficiale.

Sulle emozioni non possiamo aprire riflessioni filosofiche o mentali, perché sono degli stati mentali, fisiologici e psicologici da poter analizzare anche con il microscopio o con dei macchinari tecnici in grado di studiare la reazione di neuroni di fronte agli stimoli. Quindi, per emozioni intediamo reazioni psicofisiologiche che possono essere positive e negative, imparare a riconoscerle e definirle è importante per saper vivere bene con consapevolezza.

Come non diventare dipendenti al gioco da casinò e come non diventare dipendenti a nulla?

Le Slot machine su Zet Casinò dimostrano come questi giochi con i loro colori, musiche e semplicità di utilizzano possano diventare un potente fattore di dipendenza e distrazione dal mondo e da sé stessi. Negli articoli precedenti abbiamo parlato di giochi d’azzardo, responsabilità e anche i rischi e le conseguenze della ludopatia.

Per non diventare dipendenti ai giochi da casinò si possono usare diversi stratagemmi, il primo è evitare in assoluto il gioco nei locali pubblici dove ci sono le macchinette e su Internet. Altri stratagemmi sono impostare orologio e anche budget consentito al vizio a quest’attività ludica, pochi soldi che potete permettervi e basta.

Inoltre praticare il senso della consapevolezza emotiva, già leggere l’articolo che abbiamo scritto e frequentare il nostro sito per leggere altre cose di cultura e salute è un buon inizio.