La ricerca clinica in oncologia: tutto quello che c’è da sapere

Quando parliamo di ricerca clinica la prima cosa da dire è che questa è fondamentale in ambito medico per cercare in qualche modo di contrastare la malattia.

La ricerca ha avuto una grande evoluzione soprattutto in ambito oncologico soprattutto grazie a programmi come quelli presenti su www.sergiolombroso.org.

Per ricerca scientifica intendiamo l’idea di formulare un’ipotesi e raccogliere informazioni facendo esperimenti ed interpretare i risultati attraverso un percorso ben definito.

Nello specifico la ricerca sul cancro comprende diverse aree che sono legate fra di loro, vediamo quali sono e di cosa trattano.

Le diverse aree delle ricerche oncologiche

La ricerca oncologica è divisa in tre fasi che si susseguono fra di loro: la ricerca preclinica, la ricerca traslazionale, la ricerca clinica.

La ricerca preclinica

Questa avviene nella prima fase di ricerca e viene fatta prima di effettuare gli eventuali effetti di una cura sugli esseri umani.

La fase preclinica viene fatta in vitro con cellule in coltura o in vivo con animali da laboratorio ed è fondamentale per poi arrivare alle altre fasi.

Viene utilizzata soprattutto per comprendere la sicurezza e l’efficacia di un nuovo farmaco o di nuove terapie innovative.

Negli ultimi anni a questi approcci sono stati affiancati dalla ricerca in silico, che prevede che i ricercatori possano riprodurre al computer la complessità dell’organismo vivente.

La fase preclinica è sottoposta a stretto controllo da parte di autorità competenti.

La ricerca traslazionale

La ricerca traslazionale in ambito oncologico si occupa di andare a trasformare le scoperte scientifiche che partono dal laboratorio in applicazioni cliniche allo scopo di provare a ridurre la mortalità del cancro.

Lo scopo quindi della ricerca traslazionale è quella di costruire un ponte tra scienza e medicina cercando di utilizzare al meglio le scoperte scientifiche.

Nella ricerca traslazionale sono necessari esperti capaci di tradurre in pratica le scoperte della scienza di base della genetica e della biologia molecolare.

Oggi ci sono dei laboratori oncologici all’avanguardia che si occupano di ricerca traslazionale.

La ricerca clinica

L’ultima fase di ricerca è quella clinica dove avviene l’approvazione di un nuovo farmaco e un nuovo tipo di trattamento.

In questa fase avviene la sperimentazione sui pazienti dove viene valutata l’efficacia con una nuova molecola e un trattamento chirurgico o radioterapico.

La ricerca clinica viene poi divisa in quattro fasi, le prime tre fasi sono necessarie per l’approvazione del nuovo farmaco o terapia mentre nella quarta viene effettuata la sperimentazione vera e propria.

Le persone che prendono parte agli studi clinici sono volontari che devono firmare un documento che autorizza i ricercatori a raccogliere i dati che descrivono le reazioni al trattamento.

Social media manager: ecco come devi partire per avviare la tua attività

In un’epoca in cui i social network sono diventati parte integrante delle nostre vite quotidiane, diventare un social media manager può essere una scelta professionale gratificante. Se stai pensando di avviare la tua attività di social media management, ci sono alcune cose importanti che devi sapere. In questo articolo, ti fornirò una guida passo passo su come iniziare la tua attività di social media management.

Perché avviare un’attività di social media management?

I social media sono diventati un canale di comunicazione fondamentale per le aziende che vogliono interagire con i propri clienti. Le aziende usano i social network per pubblicizzare i loro prodotti e servizi, creare un’immagine di marca, interagire con i clienti e raggiungere nuovi clienti. Di conseguenza, la richiesta di social media manager è in costante crescita. Se hai buone competenze di comunicazione e sei appassionato di social media, potresti essere il candidato ideale per diventare un social media manager.

Step 1: definisci il tuo business plan

Il primo passo per avviare la tua attività di social media management è definire il tuo business plan. Questo documento descrive la tua idea di business, il tuo modello di reddito, i tuoi obiettivi a lungo termine e i tuoi piani per il futuro. Il tuo business plan dovrebbe anche definire la tua nicchia di mercato, la tua strategia di marketing e i tuoi concorrenti.

Step 2: fai ricerche di mercato

Dopo aver definito il tuo business plan, dovresti condurre ricerche di mercato per capire meglio il tuo settore e la tua nicchia. Queste ricerche ti aiuteranno a capire meglio le esigenze dei tuoi potenziali clienti, i loro bisogni e le loro aspettative. Le ricerche di mercato ti aiuteranno anche a comprendere meglio i tuoi concorrenti e a identificare le loro lacune.

Step 3: definisci i tuoi servizi

Dopo aver completato le tue ricerche di mercato, è importante definire i tuoi servizi. I social media manager offrono una vasta gamma di servizi, tra cui la gestione dei social network, la creazione di contenuti, la pubblicità sui social media e l’analisi dei dati. È importante definire i servizi che offrirai ai tuoi clienti, in base alle loro esigenze e ai loro obiettivi.

Step 4: crea la tua presenza online

Come social media manager, è importante avere una forte presenza online. Dovresti creare un sito web professionale, una pagina aziendale sui social network e un profilo LinkedIn. Questi canali ti aiuteranno a promuovere i tuoi servizi, a interagire con i tuoi clienti e a dimostrare la tua esperienza nel settore.

Step 5: acquisisci i tuoi primi clienti

Una volta che hai creato la tua presenza online, è il momento di acquisire i tuoi primi clienti. Ci sono molte strategie che puoi utilizzare

per acquisire i tuoi primi clienti, come la partecipazione a eventi di networking, l’invio di email di presentazione ai tuoi contatti e la pubblicità sui social media. È importante capire che acquisire i primi clienti potrebbe richiedere tempo, ma con costanza e perseveranza, riuscirai a costruire la tua clientela.

Step 6: gestisci la tua attività

Una volta che hai acquisito i tuoi primi clienti, dovrai gestire la tua attività. Ciò significa che dovrai essere in grado di pianificare e organizzare il tuo lavoro in modo efficiente, tenere traccia delle tue finanze e gestire le relazioni con i tuoi clienti. È importante essere in grado di gestire la tua attività in modo professionale e responsabile, in modo da costruire una solida reputazione nel settore.

Step 7: mantieni le tue competenze aggiornate

Il settore dei social media è in continua evoluzione e, per avere successo come social media manager, è importante essere aggiornati sulle ultime tendenze e sulle nuove piattaforme. Ci sono molti corsi online e webinar che puoi seguire per migliorare le tue competenze e rimanere al passo con le ultime novità del settore.

Avviare un’attività di social media management può essere una scelta professionale gratificante, ma richiede impegno e perseveranza. In particolare, se vuoi svolgere questa attività come libero professionista hai anche bisogno di tenere conto di diversi aspetti come la promozione dei tuoi servizi e la gestione degli aspetti fiscali e burocratici legati ad un’attività in proprio.

Per supportarti nella gestione degli aspetti fiscali, sono nati diversi servizi online come ad esempio Fiscozen che mette a disposizione di tutti gli iscritti un commercialista dedicato che possa occuparsi di tutti gli adempimenti e possa rispondere a tutte le domande di natura fiscale. Tutti gli utenti hanno anche accesso ad un software facile e intuitivo per gestire la fatturazione elettronica e una dashboard che si aggiorna in tempo reale con le quote da versare e le relative scadenze.

Come evitare tagli e irritazioni durante la rasatura

Rasatura senza problemi? Con le giuste accortezze si può!

La rasatura è croce e delizia di molti uomini. Tantissimi amano avere una pelle liscia e senza peli superstiti. D’altra parte, una rasatura effettuata senza seguire alcune semplici accortezze può comportare problemi. I più frequenti sono i tagli e le irritazioni. Come possiamo evitarli, ottenendo nello stesso tempo una rasatura impeccabile? Scopriamolo insieme. Se sei interessato a scoprire altri consigli e guide riguardanti il mondo della barba e della rasatura, potresti trovare interessante il sito https://barbatop.it/.

Preparazione della pelle

È proprio questo il passaggio che la maggior parte degli uomini sottovaluta. Una pelle morbida e idratata consentirà alla lama di passare più agevolmente sulla pelle, senza attriti e senza che i peli vengano strappati dal bulbo. Prendiamoci quindi tutto il tempo necessario.

Quello di cui abbiamo bisogno sono essenzialmente due cose: acqua calda e una crema oppure un olio pre-barba. Possiamo applicare anche un panno impregnato di acqua calda sul viso per un paio di minuti. Altrimenti sarà sufficiente iniziare a bagnare la pelle del viso con l’acqua calda. Subito dopo, senza asciugare la pelle del tutto, applichiamo con un massaggio circolare la crema o l’olio pre-barba.

Utilizza una lametta affilata

Un altro trucco per evitare tagli e irritazioni consiste nell’utilizzare una lametta affilata. Questa non solo non andrà a strappare i peli dal follicolo, ma eviterà di dover passare più e più volte sulla stessa zona.

Stendi la pelle

Un altro consiglio importante è quello di stendere la pelle mentre passiamo la lametta. Tra le zone più complicate in assoluto vi sono quella tra il naso e le labbra e quella del mento. Proviamo a gonfiare le guance per rendere la pelle ancora più distesa e il taglio della barba più comodo.

Utilizza una pressione adeguata

Se hai seguito attentamente i passaggi riportati prima e disponi di una lametta affilata, non dovresti avere bisogno di esercitare eccessiva pressione.

Non passare mai direttamente contropelo

È importante che il primo passaggio avvenga seguendo la direzione di crescita dei peli della barba. Se decidiamo di raderci contropelo, lo faremo solamente in un momento successivo, non prima di aver applicato nuovamente uno strato sufficiente di schiuma o crema da barba.

Lava la lametta continuamente

Durante la rasatura la lametta tende a sporcarsi con peli e schiuma da barba. Dovrai quindi risciacquarla continuamente per fare in modo che non perda la sua efficacia durante il taglio.

Dopo la rasatura

Una volta che hai terminato di raderti è arrivato il momento di prenderti cura della tua pelle. Lo puoi fare in diversi modi. Innanzitutto sciacqua abbondantemente il viso con dell’acqua fredda, in questo modo andrai a chiudere tutti i pori e bloccare l’insorgere delle irritazioni.

A questo punto un ulteriore passaggio potrebbe essere quello di passare sul viso ancora umido l’allume di rocca. Questo prodotto naturale ha infatti delle proprietà astringenti, cicatrizzanti e antibatteriche. Il suo passaggio causerà un leggero prurito o bruciore in presenza di irritazioni, ma impedirà l’insorgere di dermatiti o infezioni e andrà a cicatrizzare tutti i piccoli tagli.

 

Giocare alle slot machine online

Le slot machine online offrono un’esperienza di gioco avvincente ed entusiasmante. Se sei alla ricerca di divertimento adrenalinico, le slot sono proprio quello che stai cercando! Non è necessario uscire da casa per godersi la sfida delle macchine: puoi farlo seduto comodamente sulla tua poltrona preferita. Inoltre, con l’ampia gamma di offerte disponibili online, hai varie possibilità di trovare il gioco perfetto per te. Dai classiche video slot alle emozionanti versioni a jackpot progressivo, ognuna presenta i propri tempi e modalità particolari per vincere grandissimi premii in denaro reale! Anche le grafiche e gli effetti audio offert dalle piattaforme virtual sono sempre migliorati nel corso degli annni e contribuiscono all’atmosfera affascinante tipica dell’ambiente del giochino da casino tradizionalmente notato nella maggior parte dello scermo filmico hollywoodiano. Per non parlare poi della variabilità nelle caratteristiche interattive come leaderboard competitivio e altri element game-like – così come opzionni bonus specializzate – che rendono le esperien

Il funzionamento delle slot machine online

Le slot machine online sono un gioco di fortuna che offre una divertente esperienza di intrattenimento senza la necessità di viaggiare in un casinò reale. Il funzionamento di base di una slot machine online è semplice: scegli una macchina, inserisci la puntata desiderata, premi il pulsante “gioca” e vinci o perdi. Il risultato dipende dai simboli che appaiono sullo schermo dopo aver premuto il pulsante “gioca”. Se le icone si allineano correttamente, la tua vincita dipende dal valore del simbolo. La generazione casuale delle combinazioni di simboli significa che nessuna slot machine può essere programmata in anticipo per far vincere le giocate prima che siano effettuate. La fortuna è quindi un fattore fondamentale in questo gioco, ed è impossibile

I vantaggi di giocare alle slot machine online

Giocare alle slot machine online presenta molti vantaggi rispetto al giocare in un casinò tradizionale. Il più grande vantaggio è relativo alla comodità. Poter giocare da casa, dal proprio divano o da qualsiasi altro luogo in cui ci si trova può essere molto più comodo, specialmente per le persone che non hanno il tempo o la possibilità di raggiungere un casinò. Inoltre, i siti di slot online offrono un’ampia selezione di giochi disponibili in un solo luogo. Si possono trovare giochi classici e moderni con numerose varianti disponibili, offrendo la possibilità di scegliere il gioco preferito in base ai propri gusti. Ma non solo, spesso le slot machine online offrono anche incentivi come bonus di benvenuto e altri bonus periodici

Alcuni consigli per giocare alle slot machine online

Giocare alle slot machine online può essere divertente, eccitante e persino proficuo. Ci sono alcuni consigli da tenere a mente per aiutarti a ottenere il massimo dalla tua esperienza. Prima di tutto, assicurati di conoscere tutte le regole della slot machine. Se hai delle domande sui termini o sulle opzioni di gioco, puoi consultare la documentazione online o chiedere al team di supporto del casinò online. Inoltre, sii consapevole del tuo limite di scommesse e cerca di rispettarlo. Se stai giocando con un budget limitato, evita i giochi con premi elevati e prediligi quelli con piccole vincite. Sii anche consapevole dei trucchi e delle strategie del gioco su come ottenere vincite più frequenti. Anche se non c’è garanzia di v

I migliori casinò per giocare alle slot machine online

I migliori casinò online per giocare alle slot machine online sono progettati per soddisfare tutte le esigenze dei giocatori, fornendo loro un’ampia varietà di slot machine digitali, eccellente servizio al cliente e servizi bancari sicuri. Ogni casinò offre ai giocatori l’opportunità di partecipare a tornei online, partecipare a programmi di benvenuto e altri importanti bonus. I migliori casinò online offrono anche le più avanzate tecnologie di sicurezza di livello mondiale che assicurano la protezione dei dati personali, evitando così la compromissione della privacy dell’utente. I giochi nelle piattaforme dei casinò online offrono ai giocatori l’opportunità di vivere un’esperienza di gioco

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Conclusione

In conclusione, giocare alle slot machine online può offrire un’esperienza di gioco divertente ed entusiasmante. Anche se è necessario giocare responsabilmente, gli appassionati di slot possono godere delle interessanti offerte di gioco presenti in Internet. L’ampia gamma di slot machine disponibili in rete offre la possibilità di scegliere tra temi e livelli di scommessa diversificati e questo aggiunge maggiore divertimento al gioco. Inoltre, ci sono molti bonus e promozioni da sfruttare, il che significa che i giocatori possono aumentare le loro chances di vincita.

Le differenze tra i dolori alle articolazioni e dolori muscolari

I dolori muscolari e articolari sono manifestazioni di infiammazione che possono interessare qualsiasi parte del corpo e sono sintomatologie correlate a diverse condizioni patologiche o fisiologiche.

Tra le cause più comuni delle infiammazioni muscolari e articolari troviamo i traumi, le fratture, l’artrite, la gastrite, la borsite, le infezioni, l’influenza, la tendinite, le malattie neurologiche e così via.

Essendo delle infiammazioni che colpiscono localmente, assieme al dolore si associano molto spesso sintomi come bruciore, arrossamento e gonfiore

In presenza di questi segnali è possibile rivolgersi al proprio medico, quest’ultimo saprà fornire delle indicazioni in merito alle soluzioni più indicate per risolvere la problematica, come l’utilizzo di prodotti medicali; a tal proposito, i dolori alle articolazioni e Dicloreum Unidie vengono spesso associati, in quanto questo cerotto è particolarmente utilizzato per risolvere dolori articolari e mal di schiena.

Conoscere i dolori muscolari e articolari: caratteristiche e differenze

I dolori muscolari o alle articolazioni sono disturbi piuttosto comuni nella società moderna, alcuni dei quali possono essere provati sin dalla tenera età, tuttavia, si diffondono e cambiano di intensità con l’avanzare dell’età.

Proprio perché nella maggior parte dei casi insorgono con lievi entità e durano per un periodo di tempo breve, questi dolori tendono ad essere sottovalutati e molto spesso non sono curati nel modo corretto.

I dolori alle articolazioni o muscolari possono insorgere a causa di un trauma, di un danno localizzato su un muscolo o ad un’articolazione, ma anche a causa della posizione scorretta che viene mantenuta per un lungo periodo. E ancora, anche i movimenti bruschi possono provocare un dolore muscolare, patologie infiammatorie croniche e addirittura tumori.

In base alle cause che si trovano alla base del dolore, cambiano l’intensità e la durata. Molto spesso questi dolori insorgono nelle stagioni fredde o sono più frequenti nelle popolazioni che abitano in località molto umide, questo a causa dei reumatismi provocati dalle condizioni climatiche che, solo in Italia, coinvolgono ogni anno 5 milioni e mezzo di persone.

Come distinguere i dolori muscolari da quelli articolari

I dolori muscolari tendono a colpire diverse zone del corpo o localmente ma una zona piuttosto ampia, ad esempio il dolore che si protrae delle spalle fino alla schiena, a differenza dei dolori articolari che si manifestano in un punto preciso tra le giunture articolari che si trovano a metà tra due ossa.

I dolori muscolari più diffusi colpiscono la zona lombare, le spalle, le gambe e le braccia. Nella maggior parte dei casi appaiono come sintomi di un’influenza o dopo uno sforzo fisico eccessivo, in particolare per schiena e gambe.

I dolori articolari, invece, tendono a colpire principalmente le ginocchia, i gomiti, le anche e le caviglie. In presenza di condizioni croniche i sintomi peggiorano con l’arrivo dell’inverno a causa del freddo che penetra nei tessuti e irrigidisce le articolazioni, ma anche a causa dell’umidità che si stagna all’interno del corpo e si deposita nella zona articolare, accentuando i dolori e l’infiammazione, riducendo il movimento.

Alla base di entrambe le tipologie di dolore troviamo l’infiammazione del tessuto sottostante, che può essere provocata dall’eccessiva rigidità oppure da una patologia che colpisce un organo o un apparato circostante. In quest’ultimo caso è fondamentale trovare in modo tempestivo una diagnosi e impostare una terapia adatta.

 

Che cosa è la Tanatoprassi, in cosa consiste

La Tanatoprassi è una prassi “post mortem”. Il suo termine è una parola composta che deriva rispettivamente dalle due parole greche thanatos morte e praxis pratica. La tanatoprassi è, quindi, una pratica della morte ed è a tutti gli effetti un trattamento estetico di una salma prima della celebrazione del suo funerale e della sua conseguente cremazione o del suo seppellimento.

Esiste proprio una figura specializzata e professionale per compiere questo lavoro che è, appunto, il tanatoprattore. Questo solitamente lavora per le case funerarie e, di fatto, proprio le pompe funebri offrono questo servizio come servizio secondario. Non sarà difficile, nel caso, trovare onoranze funebri Roma che offrano questo trattamento per la salma di un proprio affetto. Tante volte, per risparmiare, sono gli stessi affetti del defunto a compiere tale lavoro cercando di migliorare le condizioni estetiche ed igieniche della salma ma, inutile precisare, che il risultato non è lo stesso, soprattutto per determinate azioni mirate che soltanto il tanatoprattore può compiere.

Le origini della pratica e come viene compiuta

La prassi della Tanatoprassi è usata molto negli Stati Uniti d’America ma, negli ultimi tempi, è arrivata anche in diversi Paesi di Europa. In Italia la polizia mortuaria ha indicato diverse regolamentazioni per l’imbalsamazione di una salma ma, per quanto concerne la tanatoprassi, non si è espressa in particolari termini e non ha imposto particolari restrizioni e né esiste una legislatura in materia. Sono tuttavia plurime le realtà italiane che rappresentano questa attività come, ad esempio, l’I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi) e l’A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi).

Tale prassi è frequentemente usata in medicina legale perché, appunto, permette di studiare e osservare i cambiamenti di un corpo senza vita a vista d’occhio. Un corpo, già dopo poche ore dalla registrazione del decesso, inizia a perdere liquidi e ad emettere gas dall’odore spiacevole. Fino al momento in cui la salma viene celebrata in messa, quindi, possono passare diversi giorni e, di conseguenza, le condizioni igieniche possono aggravarsi. La tanatoprassi, di fatto, serve a tutelare e potenziare le condizioni igieniche della salma, evitando infezioni anche per coloro che vi sono vicini. Quando, invece, la priorità è quella di migliorare il livello estetico della salma, la tanatoprassi diventa tanatoestetica.

Nelle attività di tanatoprassi, solitamente, il professionista inetta nel sistema arterioso un fluido conservante e diverse cure estetiche che permettono di mantenere integro il corpo senza vita del defunto, data una prevista ritardazione di qualche settimana del processo di decomposizione. In questo modo la veglia funebre è meno traumatica e, soprattutto, più sicura per la salute dei partecipanti. Inoltre, grazie ai liquidi iniettati nella tanatoprassi, la salma anziché decomporsi in periodi lunghi che vanno dai 40 fino agli 80 anni, s’incenerisce in soli 10 anni. In questo modo, è anche velocizzato il tempo in bara e più velocemente i cari del defunto possono posare la sua cenere nelle urne. Un sistema che sicuramente potenzia la logistica dei cimiteri, liberando i posti più velocemente e che migliora anche lo stato igienico del luogo.

Acidità di stomaco: cause, sintomi e rimedi

L’acidità di stomaco è una condizione caratterizzata da un’iperproduzione di acido cloridrico che può provocare una corrosione della parete gastrica, con conseguente comparsa di ciò che viene comunemente definito “stomaco in fiamme” ovvero, quella fastidiosa sensazione di bruciore percepita nella parte posteriore dello sterno.

L’obiettivo finale di questo articolo è chiarire il concetto di acidità di stomaco spesso gestibile in automedicazione, analizzandone le cause, la varietà dei sintomi ed i rimedi possibili.

Cause dell’acidità di stomaco

Le cause dell’acidità di stomaco possono essere di varia natura, talvolta presenti contemporaneamente. La principale è da imputarsi ad un’alterazione dell’equilibrio tra la secrezione di sostanze chimiche, necessarie per la digestione di alimenti e la secrezione di muco che fungendo da barriera tra l’acido cloridrico e la mucosa dello stomaco svolge attività protettiva.

In molti casi la comparsa di tale disturbo è causata dallo stress, ansia, tensioni e preoccupazioni.
Vi sono, tuttavia, altre situazioni che possono essere causa di acidità di stomaco, quali:

  • Abitudini alimentari scorrette come pasti ricchi di grassi, speziati o difficili da digerire;

  • Terapie farmacologiche gastrolesive;

  • Infezioni da Helicobacter pylori, batterio perfettamente a suo agio tra gli acidi dello stomaco, responsabile dello sviluppo di ulcere e di un aumentato rischio di tumore allo stomaco.

Oltre allo stress, anche una gravidanza può essere causa di acidità di stomaco. Ciò è dovuto all’aumento della produzione di progesterone, ormone indispensabile per il rilassamento della muscolatura dell’utero e che si vede coinvolto anche nel rallentamento della digestione dei cibi e ristagno dei succhi gastrici nello stomaco.

Sintomi dell’acidità di stomaco

I sintomi dell’acidità di stomaco possono comparire in modo occasionale o frequente. L’acidità di stomaco è accompagnata solitamente da bruciore gastrico (pirosi) che può coinvolgere la bocca dello stomaco, la parte alta verso l’esofago, o tutte le pareti. In certi casi all’iperacidità si aggiunge anche il reflusso gastroesofageo in cui il materiale acido dello stomaco risale lungo l’esofago e può arrivare fino alla gola.

Alti sintomi dell’acidità gastrica che possono comparire sono:

  • Dolore durante la digestione;

  • Difficoltà di deglutizione;

  • Nausea e vomito;

  • Eruttazione acida

I sintomi dell’acidità possono intensificarsi dopo i pasti, soprattutto se abbondanti e nelle ore notturne, quando la posizione sdraiata può facilitare il rigurgito acido.

Rimedi dell’acidità di stomaco

I rimedi per l’acidità di stomaco possono coinvolgere sia alcuni consigli sull’alimentazione e sullo stile di vita sia una serie di rimedi naturali specifici.

In primis, vediamo quindi alcuni consigli sullo stile di vita e alcuni accorgimenti dietetici adeguati:

  • Diminuire lo stress e le situazioni di tensione, cercando di rilassare mente e corpo.

  • Cercare di dedicare le giuste ore al riposo notturno

  • Praticare attività fisica blanda e adatta alle proprie condizioni fisiche

  • Consumare alimenti facilmente digeribili come verdure cotte a vapore, cereali integrali, carni magre e pesce.

  • Evitare cibi irritanti o difficili da digerire come il peperoncino, il pepe, la cipolla o l’aglio Attenzione anche agli alimenti acidi come il pomodoro e gli agrumi

  • Mangiare lentamente e masticare correttamente il cibo

  • Evitare il consumo di alcolici, caffeina e bevande gassate

Infine, possono essere presi in considerazione anche alcuni rimedi naturali per l’acidità di stomaco, tra questi ci sono estratti vegetali, come il carciofo e il finocchio, vitamine del gruppo B, citrati, carbonati e bicarbonato.

I rimedi naturali possono trovarsi singolarmente o associati in prodotti e integratori alimentari. Alcune erbe e piante possono essere utilizzate anche per preparare tisane che calmano l’infiammazione a carico dello stomaco.

Tra le erbe e piante per l’acidità di stomaco si ricordano la camomilla, la liquirizia, lo zenzero e la malva. Se il disturbo dovesse persistere consultare un medico o un farmacista che saprà meglio indirizzare sull’approccio terapeutico corretto.

Lo slow food come fonte di benessere: la Puglia si propone

Mangiare sano e genuino grazie alle iniziative dello slow food

Per chi non lo sapesse, slow food è un’associazione internazionale no profit volta alla promozione del cibo di qualità, prodotto da chi lavora nel pieno rispetto dell’ambiente e che si impegna per valorizzare le tradizioni culinarie locali.

Non è un caso che proprio in Puglia siano così tante le comunità slow food. Parliamo infatti di una regione che ha da sempre dato molto importanza alla tradizione culinaria, e che va fiera dei prodotti locali.

Chi decide di venire in vacanza in Puglia, infatti, non può rimanere indifferente alla sua squisita tradizione culinaria.

Oltre al mare meraviglioso che bagna le sue coste, alle sue ricchezze artistiche ed architettoniche, ad attenderci ci saranno sagre di paese, corsi di cucina, esperienze eno-gastronomiche nelle masserie, etc. Negli ultimi anni grazie ad agenzie viaggi e tour operator locali come Sasinae Viaggi si possono prenotare i migliori alloggi per un soggiorno in Puglia ed apprezzare appieno le ricchezze di questa stupenda regione.

Slow food è organizzato principalmente in comunità e condotte. I membri sono un po’ gli ambassador dell’associazione, e promuovono una maggiore consapevolezza sull’importanza di preservare i prodotti genuini locali.

Mentre i membri di una comunità non devono versare una quota annua, quelli di una condotta sono devi veri e propri soci, e contribuiscono anche economicamente al raggiungimento degli obiettivi locali.

Il fatto che ci siano così tante comunità attive in Puglia testimonia quanto amore ed orgoglio ci sia da parte dei locali nei confronti dei prodotti autoctoni.

Alcune delle comunità presenti in Puglia

Spesso si tratta di prodotti non molto conosciuti al di fuori della realtà locale. Pensiamo ad esempio al pomodorino fiaschetto di Torre Guaceto, una varietà succosa, dolce, che da sempre fa parte dei piatti prelibati della cucina locale, e che rischiava di scomparire se non fosse stato per l’aiuto offerto dalla comunità locale slow food.

La comunità slow food del cibo di Torre Guaceto comprende allevatori, caseificatori, pescatori, contadini, tutti attivi all’interno di quest’area protetta, che sfruttano a proprio vantaggio le sue caratteristiche senza avere un impatto aggressivo sull’ambiente.

O che dire della comunità per la conservazione della filiera del suino nero a Martina Franca? Il suino nero è una razza autoctona di taglia medio-piccola dotata di lunghe setole nere che vanno a formare una sorta di criniera. La carne di questi suini è particolarmente pregiata, conferendo ai salumi e soprattutto al celebre capocollo di Martina Franca un gusto unico.

Da non dimenticare è inoltre l’importanza della cucina a base di pesce sulle tavole dei pugliesi. E’ in quest’ottica che nasce l’associazione slow food terra e mare a Molfetta e Bisceglie.

In un mondo che spesso sacrifica la qualità del cibo a discapito della quantità, le iniziative di slow food rappresentano una bella realtà, per sperare in un mondo più equo, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni.

Yoga in riva al mare: a Torre dell’Orso un bel progetto di benessere naturale

Lo Yoga sulle spiagge: una nuova tendenza per gli amanti del benessere

In vacanza in Salento non solamente per crogiolarsi sulle sue meravigliose spiagge o per visitare i suoi spettacolari borghi, ma anche per ritrovare il benessere psico-fisico.

È questo lo scopo delle iniziative dei ritiri Yoga che si tengono ormai un po’ dappertutto, di solito all’aperto ed in cornici naturali spettacolari.

Il ritiro Yoga Ananda “Sotto una luna nuova”, ad esempio, è un progetto di vacanza volto ad acquistare una maggiore consapevolezza di sé, ad allentare le tensioni generate dalla vita frenetica che conduciamo ed a ritrovare un equilibrio spesso messo a repentaglio dai problemi con cui siamo costretti a confrontarci quotidianamente.

Il tutto viene svolto nella bellissima cornice della Masseria Limbitello, una struttura ricca di fascino, immersa nella campagna nei pressi di Torre dell’Orso.

Altre scuole di Yoga presenti nella zona di Torre dell’Orso organizzano lezioni direttamente in riva al mare.

I benefici dello Yoga in riva al mare

Negli ultimi tempi gli esperti sono tutti concordi nel riconoscere i benefici apportati dalla meditazione, dallo Yoga e dagli esercizi di respirazione.

Nato secoli fa nella lontana india, lo Yoga è una disciplina che cerca di trovare l’equilibrio tra corpo e spirito. Con il tempo questa pratica ha preso sempre più piede anche in occidente, che però l’ha isolata dalla sua componente “mistica”, concentrandosi sui benefici reali apportati alla mente ed al corpo.

Gli esercizi di respirazione e meditazione permettono infatti di abbassare la pressione sanguigna, di massaggiare delicatamente gli organi interni, di rilassare l’intera muscolatura e di scaricarsi dalle tensioni psichiche che ci attanagliano. Contribuisce inoltre a favorire la concentrazione e ad aumentare la consapevolezza del proprio corpo e delle proprie possibilità.

Questi esercizi possono essere eseguiti praticamente dappertutto, anche a casa propria, spesso mediante delle app. D’altra parte, per sfruttare appieno il potenziale di questa pratica, è suggerito esercitarsi in mezzo alla natura: in campagna, in riva al mare, tra i boschi.

Lo Yoga in riva al mare a Torre dell’Orso ci sembra un connubio perfetto per chi vuole godersi la bellezza magica di questo posto incantevole e ritrovare la pace e la tranquillità perdute. Gli esercizi di respirazione possono essere scanditi al ritmo naturale delle onde del mare. I nostri polmoni si riempiono di aria pulita e frizzantina. Gli occhi percepiscono la pace trasmessa dal continuo riverbero delle onde sulla battigia. Davvero non c’è posto più indicato!

Sono davvero tanti i turisti che anno dopo anno si affidano a realtà locali e agenzie come Un Metro da Mare che forniscono soluzioni d’affitto come una casa vacanze a torre dell’orso. Questa è infatti una delle più belle spiagge d’Italia, tra le più fotografate della costa del Salento.

L’acqua cristallina e dal colore turchese chiaro bagna una sabbia bianca e finissima. Sullo scorcio, le “due sorelle”, due faraglioni di falesia uno di fronte all’altro che impreziosiscono il paesaggio.

Si trova inoltre non lontano da Otranto e Lecce, due delle città più rappresentative del Salento, rinomate per i loro centri storici dove potremo trascorrere piacevolmente qualche ora prima di cenare in un buon ristorante.

Storia dei trappeti: da frantoi ipogei a luoghi del turismo

Il Salento è una delle mete turistiche più ambite dai turisti. Chi ha imparato ad amare questa terra, ne riconosce il grande valore storico e culturale, oltre a quello paesaggistico. Basti pensare a città come Ostuni, Gallipoli, Lecce, Otranto, che offrono la combinazione perfetta tra mare da favola e siti di interesse culturale. Prima “tappa” di un viaggio in Puglia è la scelta di un punto di appoggio per poter visitare le varie città e spiagge.

A tal proposito sempre più turisti si affidano a tour operator e agenzie radicate sul territorio, realtà in grado di offrire ampi cataloghi con diverse soluzioni d’affitto; se ad esempio stai cercando un alloggio in Valle d’Itria puoi valutare una tra le tante Case vacanze a Ostuni di Sud Sud Vacanze, tra gli immobili più richiesti da chi vuole trascorrere un soggiorno in questa terra.

Se da una parte il mare continua ad essere il protagonista principale delle vacanze salentine, negli ultimi tempi prendono sempre più piede altre forme di turismo atte a scoprire il volto più intimo di questa terra ricca di storia e tradizione.

Ora, passeggiando per le campagne salentine possiamo renderci conto della elevata concentrazione di alberi di olivo centenari. Purtroppo, per via delle Xylella, molti di questi maestosi alberi sono seccati completamente. Ma la loro presenza testimonia il ruolo cardine che ha avuto nel corso del tempo la produzione di olio in Salento.

In questo articolo parleremo in particolare dei frantoi ipogei e del loro ruolo nell’economia del posto e di come questi siano diventati tra i più affascinanti luoghi del turismo nel territorio.

Cosa sono i frantoi ipogei?

I frantoi ipogei sono delle camere scavate nel sottosuolo, nella nuda roccia. In esse venivano allestiti dei frantoi per la produzione dell’olio.

Iniziano ad affacciarsi sul territorio salentino intorno al IX secolo, dopo che la popolazione viene in contatto con la cultura bizantina.

Molte di queste camere sotterranee erano già esistenti, e venivano utilizzate per la conservazione del grano. Successivamente, a causa della grande richiesta di olio lampante in tutta Europa, si è deciso di destinare questi granai o alcune cripte già esistenti in frantoi sotterranei.

Lavorare in un trappeto era un mestiere piuttosto ambito. Le paghe erano infatti tra le più alte a cui un operaio potesse aspirare.

Il punto è che le condizioni di lavoro erano praticamente disumane. Gli uomini vivevano e lavoravano insieme alle bestie, in un ambiente povero di ossigeno e scarsamente illuminato. Non era rara l’insorgenza di malattie, anche mortali.

La posizione sottoterra consentiva di mantenere una temperatura costante, attorno ai 17 gradi, evitando così che le olive fermentassero prima del dovuto. Inoltre, offriva un riparo da occhi indiscreti che potevano essere interessati a fare razzia del prezioso liquido.

Inizialmente, tutto l’olio prodotto veniva destinato per ricaricare le lampade ad olio. Gallipoli diventò ben presto tra i principali fornitori di olio per le grandi capitali europee dell’epoca. L’olio, che veniva anche quotato in borsa, diventò uno degli ingredienti principali della cucina pugliese solamente in un periodo successivo.

I trappeti oggi

Oggi è possibile visitare molti di questi antichi frantoi accompagnati da una guida esperta che ci svelerà gli affascinanti segreti che si celano dietro questi luoghi che sono dei veri e propri testimoni della quotidianità di una volta.

Tra i frantoi ipogei meglio conservati troviamo quello di Gallipoli, risalente al 1600 e situato nel sottosuolo del palazzo Granafei, e quello di Vernole, il frantoio Caiaffa, con un affascinante architettura interna e che conserva in perfette condizioni gli imponenti attrezzi del mestiere.

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