Rugby, Enrico Mantovani eletto dalla Liguria

Il Comitato Ligure di rugby elegge alla guida l’ex presidente della Sampdoria. “il mondo del pallone può insegnarci molto e di può avere una collaborazione anche dalle due Nazionali femminili”. Consultate il sito 22bet-italia.eu.

Enrico Mantovani è stato alla guida della Sampdoria dal 1993 al 2000 ed è stato eletto presidente del Comitato ligure di Rugby. In famiglia già il padre Paolo aveva fatto la storia del club blucerchiato portando la squadra allo scudetto.

L’elezione ha suscitato scalpore in quanto il nome di Enrico è stato votato all’unanimità in un comitato piccolo e da sempre diviso. Il 58enne imprenditore scherza dicendo: ”Siamo un Paese feudale e in Liguria il rugby lo è sempre stato particolarmente. Cerchiamo di sfruttare la testardaggine per raggiungere obiettivi comuni”.

L’ingresso nel mondo ovale di una personalità così grande supererà di sicuro i club presenti tra Ventimiglia e La Spezia. Marco Bollesan, colui che rappresenta l’incarnazione del rugby in Italia per decenni, era genovese non mancano di sicuro in massima serie giocatori liguri.

Abbiamo Tommaso Castello capitano delle zebre, Pierre Bruno ala dei bianconeri, Zini Luca e Leveratto Gabriele.

Infranta la promessa

A noi abituati a collegare il nume di Mantovani al calcio sorge spontanea una domanda: ma lui cosa c’entra con il rugby? A detta dei più esperti c’entra ed anche molto. A 15 anni mentre era in collegio in Svizzera si innamorò di questo sport.

Per tanti anni non ha giocato ma da dieci anni è tornato a giocare. Ha giocato con gli “Old” del Cus Genova, i Cavalieri di San Giorgio. “Volevo essere uno dei 15 in campo o almeno uno dei 40 che la sera si allenavano. Niente di più ha dichiarato dopo la sua elezione. Volevo evitare qualsiasi ruolo di dirigenza. Ci sono riuscito per dieci anni ma all’undicesimo sono arrivato qui. Questa mia scelta è stata anche decisa dopo l’elezione di Marzio Innocenti come nuovo presidente federale”.

Rugby e pallone

L’esperienza di Mantovani in ambito calcistico può dare un grande aiuto. Innocenti vuole rafforzare i rapporti con il mondo del calcio. Contrapposizione dei due sport da una quindicina di anni. Questo da quando il rugby italiano è riuscito a riempire il Flaminio e l’Olimpico.

In questa contrapposizione troviamo da un lato i valori mentre dall’altro la corruzione. Scontri negli stadi, mancanza di rispetto sia per l’arbitro che per gli avversari. “se non ci riesco io ad aprire un varco in questo dialogo… afferma Mantovani, la mia famiglia ha vissuto il calcio per 30 anni. Ludovica mia sorella è presidente della divisione femminile della Figc. Il calcio è il primo sport italiano da secoli e non può essere contrastato. Dal calcio abbiamo tutto da imparare sia come organizzazione che come struttura. Di contro il rugby con i suoi valori ti insegna cose belle ed utili nella vita.”

Superleghe

Altro punto da non sottovalutare è la creazione e la gestione dei club di alto livello. Una proposta di Innocenti è quella di far diventare il campionato italiano in una “superlega”. Questo poco prima che Milan, Inter e Juve facessero diventare questo termine il trend topic sui social.

Basket: i Los Angeles Lakers licenziano il coach Frank Paul Vogel

Frank Paul Vogel, il tecnico della squadra della pallacanestro dei Los Angeles Lakers, è stato licenziato. Per chi è appassionato del gioco del basket, scommesse di calcio, casinò, slot machines, video poker e tante altre categorie di sport che il sito offre, si può avere la possibilità di ottenere promozioni e bonus fino a 500 euro, dove per saperne di più si può cliccare sul link www.1winbet.info La notizia già circolava da mesi, ma quella ufficiale l’ha confermata il direttore generale Rob Pelinka e tramite i social.

Frank Paul Vogel e i Los Angeles Lakers

Una situazione a dir poco disastrosa ha fatto in modo che la dirigenza dei Los Angeles Lakers ha licenziato il coach Frank Paul Vogel. Per chi ha problemi di obesità, c’è un consiglio prezioso di come mantenersi in forma in casa con dieta, esercizi e integratori. In tutta comodità, si può seguire in modo intelligente per riuscire a dimagrire senza sforzi, dove per saperne di più si può accedere qui.  Il problema è anche stato che tale allenatore non solo ha commesso degli errori irreparabili, ma tuttavia non è nemmeno riuscito a portare la squadra al Play-In. La squadra dei Los Angeles Laker hanno vissuto una stagione molto particolare, non sono riusciti a qualificarsi ai playoff e questa mancanza è stato quello che fatto traboccare il vaso. Frank Paul Vogel, ha guidato la squadra per tre anni con la squadra, e la conferma l’ha data il direttore generale Rob Pelinka che ha dichiarato: “Da parte mia c’è sempre stato rispetto per Frank Paul Vogel, sia a livello del gioco del basket che nell’amicizia, inoltre è un bravissimo allenatore. Sicuramente saremo sempre grati per quel titolo acquisito nell’anno del 2020, anche se è difficile, abbiamo preso comunque una decisone a noi necessaria, quindi auguro a lui un buon futuro”. In effetti il tecnico Frank Paul Vogel, nel 2020 ha portato i Los Angeles Lakers al titolo Nba, ma questo non vuol dire, perchè poi il coach da allora altro non è più riuscito a fare per la squadra.

Cosa accadrà’?

Logicamente, il coach, ha portato al fallimento i Los Angeles Lakers, non solo a causa del Play-In ma soprattutto per i tanti errori commessi   In effetti, gli sbagli  verso la squadra compiuti dal coach Frank Paul Vogel, non solo tra cui infortuni e quintetti con dei titolari diversi, ma addirittura sembra essersi messo in discussione anche con il giocatore Russell Westbrook, dove si è creata una situazione pesante sul rapporto verso il direttore Rob Pelinka, LeBron James e Anthony Davis. Inoltre, da quando Anthony Davis si è assentato a causa di un infortunio, i Los Angeles Lakers sono scesi in classifica e da lì la squadra non ha più recuperato. Ma a parte le parole della conferma di Rob Pelinka sul licenziamento del coach, anche LeBron James ha detto qualcosa riguardo Frank Paul Vogel commentando così: “Lui vive per questo sport del basket,  Ho il massimo rispetto per coach Vogel, inoltre ai media non è mai stato detto niente a riguardo ed io l’ho sempre rispettato perchè c’è sempre stato un buon rapporto tra di noi”.

E chi sarà il sostituto di Frank Paul Vogel?

Sicuramente ora i Los Angeles Lakers devono pur provvedere  ma sembra che il nome di Nick Nurse, è già in programma. Un capo allenatore di alto livello, ma Rob Pelinka ancora sembra non aver detto niente riguardo a Nick Nurse, ma ha solo dichiarato: “Abbiamo giocatori validi e quindi ci serve un qualcuno che sappia gestire tutto. Quindi occorre quella persona giusta dove coach e manager sappiano prendere insieme decisioni o comunque collaborare come con Frank”-conclude il direttore Rob Pelinka.

I giocatori più forti della Serie A nel 2021

Dopo aver parlato del calcio come sport da praticare parliamo di Serie A e dei giocatori più forti di questi due anni ma in particolare del 2021.

Iniziamo da Cristiano Ronaldo

Quest’anno di Covid vede protagonisti cinque fuoriclasse, iniziando da Cristiano Ronaldo, CR7 che compete con Messi il titolo di miglior calciatore o marcatore del mondo o dell’Europa, quesito che interessa anche i bookmaker come 1bet con grafica specializzata sulle scommesse a schema asiatico.

Il suo ruolo è così importante nella Juventus da determinare il futuro bianconero di Pirlo. Prima dello scontro con il Napoli, una partita nuovamente in forse per voci di positività tra i bianconeri, si parla della sostituzione dell’allenatore con Massimiliano Allegri. Sport Mediaset scrive “ritorno che, stando a Don Balon, avrebbe già inraccato anche il via libera di Cristiano Ronaldo.” Il giocatore ex Real Madrid costa molto alla Juventus, dall’acquisto al mantenimento del contratto firmato per arrivare vincenti ai prossimi europei. Si ha più fiducia di Cr7 che di Pirlo?

Romelu Lukaku, secondo giocatore nel Club dei 7

Romelu Lukaku dell’Inter ha realizzato ben 20 reti, è il secondo giocatore migliore della Serie A e dell’Inter ad un passo dallo scudetto ma con ancora il fiato sul collo del Milan. L’ultima rete segnata dal belga è contro il Bologna e per il secondo anno successivo è nella top ten dei migliori calciatori. Fcinter1908 ha dedicato un articolo dedicato a sette calciatori neroazzurri che hanno fatto la storia della squadra e del calcio italiano.

Il buon anno dell’Atalanta, parliamo di Luis Muriel e Gasperini

Il 2020 è l’anno migliore dell’Atalanta, tra i primi in classifica in area europeo, con Luis Muriel tra i migliori calciatori grazie a 18 reti e anche l’allenatore dell’anno Gian Piero Gasperini premiato durante il Gran Galà del calcio. Peccato il malessere alla schiena nella partica contro la Fiorentina, la sua ex squadra che è andato a salutare poco prima della partita. Muriel ha iniziato a giocare con l’Atlético Junior, la prima squadra di club è stato il Deportivo Cal e poil il Granada, in Italia è entrato con il Lecce tra il 2011 il 2012. Centroavanti ambidestro dotato di tecnico e velocità, ha problemi di peso che sembra limitino il potenziale atletico, tuttavia è al terzo posto con 18 reti.

Simeon Tochukwu Nwako

L’ultima squadra di campionato ha anche il quarto calciatore migliore della Serie 2020, ha realizzato 15 reti come Zlatan Ibrahimovic all’ultimo posto. Simy nasce in Nigeria a Onitsha, oltre ad essere il migliore attaccante del Crotone (squadra in fascia di recessione dalla Serie A), è primo giocatore africano nel campionato professionistico italiano. Simy si è fatto notare nella Serie B del 2019/2020 e finora ha realizzato 61 reti dalla Serie A alla Coppa Italia

Zlatan Ibrahimovic, da poco il rinnovo rossonero

Zlatan Ibrahimovic mantiene il quinto posto tra primi giocatori di Serie A, quelli che hanno fatto più gol. Il fuoriclasse svedese a ottobre compirà 40 anni, festeggerà con la famiglia anche la firma del nuovo contratto. Ciò conferma una presenza importante tra i rossoneri guidati da Stefano Pioli, nessuna delusione sull’allenatore a differenza della Juventus. Nonostante il numero di vittore d record, per Milan non è stato un anno facile tra assenze che hanno determinato la perdita del primo posto e anche degli europei. Ha inciso anche il nervosismo a pelle? Oltre alla vicenda di Zlatan contro Lukaku ci sono state diverse espulsioni durante l’anno. Il giocatore svedese costerà al Milan 6,5 milioni di euro più bonus, punta alla Champions con maglia rossonera.

Imparare a tirare a canestro: benefici tanti ma attenzione!

Nel 1891 un insegnante di educazione fisica canadese, James Naismith, inventò un gioco a Springfield, città degli Stati Uniti d’America. James Naismith inventò un gioco di squadra dalle mille qualità ma anche molto difficile che piacque subito agli americani e anche agli europei. Tirare la palla dentro un cerchio e magari tra squadre non era del tutto una novità, gli archeologi direbbero che già lo facevano Maya, Aztechi e Incas ma il tiro dentro un canestro divenne attività divertente molto praticata anche dalle donne.

La foto dell’inventore del gioco che chiede a una donna anziana di provare a tirare una palla dentro una “basket” di legno è immagine storica. Il nostro articolo si concentra sui benefici di questo sport ma anche su alcune note critiche da conoscere per evitare di farsi male.

Tutti i benefici possibili e immaginabili del gioco del Basket

Quando abbiamo scritto del calcio abbiamo detto che il controllo della palla produce un effetto di concentrazione e meditazione importante, la mente si calma e si allena ad un’abilità. Ciò che avviene per il calcio nel basket viene raddoppiato e non c’è bisogno di fare salti altissimi per tirare una palla verso il canestro.

Quindi, un esercizio base divertente, alla portata di tutti, anche se la palla è abbastanza pesante quindi le braccia devono essere ben preparate, chiariremo questo aspetto parlando anche delle controindicazioni. C’è chi senza l’intenzione di voler giocare per forza in squadra si concentra sul palleggio e qualche tiro, chi simula dei passaggi e aggiunge dei salti mentre tira al canestro. Ecco quindi nove punti positivi per chi pratica questo sport anche qualche volta a settimana o al mese.

1) Se ti alleni in palestra o se giocano i più piccoli seguiti da allenatori e medici sportivi ti verrà sfatato un mito popolare: giocare a basket fa allungare le ossa e aumenta automaticamente l’altezza. No, non è così ed è spiegato da numerosi medici e scienziati, spiegheranno come funziona la produzione di GH, l’ormone della crescita.

2) Giocare a basket è un’attività fisica completa: aerobica, anaerobica, mentale e sociale. Già stare all’aria aperta a palleggiare fa bene!

3) Vengono sollecitati i muscoli di tutto il corpo: gambe corrono e saltano, braccia devono controllare e coordinare il pallone.

4) Si sviluppano riflessi e coordinazione corpo mente, si prendono decisioni all’ultimo minuto o in tempi brevi proprio come succede nel campo.

5) Un allenamento sociale importantissimo per bambini, ragazzi ma anche adulti: si impara lo spirito di gruppo, il senso dei ruoli, si socializza, si impara a prendere consapevolezza di successi ed errori, di vincite e sconfitte.

6) La pallacanestro come abbiamo detto si può giocare all’aria aperta, il semplice palleggio della palla e il tiro nel canestro distrae la mente dai problemi quotidiani, rilassa il pensiero e il corpo, produce adrenalina positiva ogni volta che si centra il canestro.

7) Si apprendono esercizi di riscaldamento e defaticamento importantissimi per preparare e rilassare la muscolatura dopo allenamento e partite.

8) Si migliora la reistenza, la capacità di recupero, le capacità cardio circolatorie.

9) Si apprendono le basi di un gioco di squadra seguitissimo in tutto il mondo quanto il calcio, lo abbiamo scoperto anche nel betting Analizzando il bonus di 1bet Italia e le quote dedicate anche alle partite di pallacanestro.

10) La Pallacanestro è lo sport di squadra più insegnato nelle scuole dopo la pallavolo, il calcio e anche il tennis ed è anche quello più scelto per bambini e bambine, adolescenti. Possono giocare anche le persone basse a Basket, il playmaker è uno dei ruoli che predilige la statura media o bassa, gli altri sono la Guardia tiratrice, l’ala piccola, l’ala grande e il Pivot al centro per la difesa.

Chi può praticare questo sport? Controindicazione per qualcuno

Il Basket se è vero che ha tante qualità è anche uno sport complesso che in alcuni casi non si può praticare per tanto tempo e soprattutto da adulto. Ad esempio è controindicato per chi ha patologie articolari, problemi alle ginocchia o alle caviglie, anche quando sono sane bisogna tenere conto che sono sollecitate quanto la schiena. Prima di praticare questo sport come per tutte le attività fisiche è meglio chiedere il parere di un medico sportivo. Il Basket non è per chi non ama e non è predisposto agli sport di contatto che richiedono la capacità di accettare e soprattutto saper sopportare le marcature in campo per prendere, difendere e controllare la palla. Da considerare anche che la palla da canestro è molto pesante e rigida, può creare se presa male o lanciata male dolori o anche danni ai polsi e alle mani.

Si presenta Dusan Vlahovic con una conferenza stampa, nuovo giocatore della Juventus

Non c’è bisogno di una conferenza stampa per conoscere Dusan Vlahovic, l’attaccante serbo ora della Juventus prima della Fiorentina è noto come calciatore e per la sua passione per le automobili.

La Fiorentina lo ha scoperto e lo ha portato in Italia, la Juventus con la sua seconda squadra ha dei legami importanti, come raccontano alcuni giornali c’è stato un momento di aiuto per il Partizan. Dusan è figlio di una famiglia benestante, sognava anche di fare il dottore e, oltre al calcio, di passioni e hobby ne ha tante.

Pochissime squadre nella sua carriera, Fiorentina e l’inizio con la Juventus rappresentano due tappe importanti, dovrà dimostrare la sua forza nella Champions League. Una conferenza stampa di presentazione prima di giocare la prima partita con la Juventus però è obbligo perché deve ringraziare i nuovi tifosi, salute i viola e anche rispondere a chi il trasferimento in altra squadra non l’ha gradito.

Insomma, per alcuni che indossano la maglia della Fiorentina, il club ha cresciuto tanti giocatori importanti di Serie A e di livello internazionale, peccato che per tanti motivi poi vanno via perché ceduti, prestati oppure perché finisce il contratto. Stava succedendo proprio a Vlahovic, i viola non volevano perdere la possibilità di un affare, Dusan era certo di voler rimanere in Italia e non partire per i club inglesi che lo volevano.

La maglia numero sette al posto della nove

Proviamo a sintetizzare i punti importanti della conferenza stampa di Vlahovic (domande e risposte su tuttojuve).

Sulla maglia numero sette Vlahovic ha detto che non rappresenta niente. Tutti i numeri nella Juve sono importanti. In realtà, il sette era indossato da Cristiano Ronaldo e questo ha fatto scattare l’attenzione di tutti tifosi e non tifosi. Vlahovic specifica, l’ho scelta perché era vicina al 9. Il soprannome dell’attaccante è di fatto un codice: DV9.

Rappresenta un po’ la sua storia calcistica più importante considerando che dal Partizan desiderava già giocare nella Juventus.

Il 9 è indossato da Morata, calciatore in prestito riconfermato. Vlahovic a questo punti dice, tutte le maglie della Juve pesano, sono arrivato qui per mettermi a disposizione del mister per arrivare ai nostri obiettivi.

La cosa più importante è vincere. Di fatto, il tiro potente deve rispondere all’assenza di Chiesa e supportare nella logica strategica di Allegri Dybala, Bonucci e tutti gli altri giocatori rimasti, poi ci sono i nuovi da mettere in formazione.

Champions league, è lì che la Juventus non vuole fallire. Allenatore, giocaotori e staff chiamati ad una grande responsabilità

La prima partita che forse giocherà Dusan è contro il Verona, molti giornali e realtà che seguono lo sport lo inseriscono in formazione. Dopo ci sarà l’incontro con il Sassuolo in Coppa Italia e la partita di Serie A con la Juventus. In realtà, l’incontro più importante è la prima partita degli ottavi di finale Champions contro il Villarreal, 22 febbraio alle 21.00. Con https://www.bookmakersaams.eu/ potete scoprire le partite quotate e pronosticate.

La decisione: stadi al 75%

Si punta ad un ritorno alla normalità

Si ricomincia dal 75% per gli stadi e dal 60% per i palazzetti, di capienza: il decreto convertito in legge è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che riporta alla situazione prima del peggioramento della curva epidemiologica con la retrocessione dei limiti al 50 e al 35 per cento. I nuovi parametri saranno validi per tutte le regioni d’Italia, indipendentemente dal colore: così ha dichiarato il Capo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri; sembrano lontanissime le polemiche riguardo all’autoriduzione a 5mila decisa dalla Lega; tale decisione è stata presa anche vedendo un calo della curva dell’epidemia. Come era accaduto anche in autunno, stadi pieni per tre quarti; naturalmente i club non potranno fare salti mortali per vendere più biglietti in poco tempo, ma è probabile che ci possa essere un aumento degli ingressi a disposizione, ovviamente per chi possiede il green pass rafforzato. Questa decisione potrebbe coinvolgere anche il basket.

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Quando si potrà tornare ad una normalità anche per gli stadi?

Adesso c’è da capire quanto il 75 per cento possa rappresentare solo una tappa veloce per tornare al famoso 100%; Gravina lo ha detto chiaro e tondo a Speranza e al Cts: cancelliamo il limite, ormai i dati ce lo consentono. L’obbiettivo è quello di riaprire senza limitazioni tutti gli impianti. Ma quali saranno questi tempi? I più prudenti rimandano il 100% alla fine dello stato di emergenza, che dovrebbe chiudersi il 31 marzo. A quel punto gli stadi riaprirebbero con tutti gli spalti a disposizione dopo la sosta per la Nazionale. Si era ipotizzato ad un ritorno al 100% già lo scorso novembre. Tutto poi sfumò anche a causa della quarta ondata. Se però ci sarebbero delle buone notizie riguardo al tema della capienza negli stadi, non ce ne sarebbero altrettante riguardo gli aiuti alle società sportive per il caro energia. La prossima settimana dovrebbe essere quella del tavolo, sia nella versione “tecnica” su cui lavora la Federcalcio, sia su quella rivolta a tutto lo sport; il calcio ha cambiato in qualche modo strategia: niente più richieste di aiuti diretti, ma un forcing per il riconoscimento del “diritto di autore” sul gettito della raccolta delle scommesse, che nel 2021 dovrebbe esseresi attestato intorno ai 15 miliardi, di cui il 70% da eventi calcistici. La prima a rispondere alla variazione di capienza consentita è la Sampdoria, che ha riaperto la vendita dei tagliandi per l’anticipo con l’Empoli. Sono disponibili ulteriori 2.400 biglietti; stessa cosa l’Inter che ha disposto nuovi tagliandi per la partita contro il Sassuolo che si svolgerà nello stadio di San Siro. Se sei curioso riguardo la tematica del cibo, qui puoi leggere quali sono le diete più conosciute al mondo.

Juve: grande festa allo Stadium per i bianconeri 

Grazie al gol di debutto di Vlahovic-Zakaria, la squadra di Allegri supera il Verona

Forze fresche, la Juve si rinnova, grazie ai nuovi arrivi che portano la squadra a superare il Verona con il 2-0. Si porta così a quota 45, al quarto posto della classifica. I bergamaschi, fermi a quota 43, hanno all’attivo una gara in meno. Non poteva esserci un esordio migliore all’Allianz Stadium per i nuovi acquisti bianconeri, autori delle reti della vittoria. Vlahovic ha spodestato l’equilibrio dopo 13 minuti, poi il raddoppio di Zakaria al sessantunesimo. Una coincidenza, che si collega al match dell’11 settembre 2011, nel giorno dell’inaugurazione ufficiale dello Juventus Stadium, dove ci furono i gol di debutto di Vidal e di Lichtsteiner.

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Il tridente della Juve

Da inizio campionato, la Juve schiera la sua formazione più offensiva con i grandi Dybala, Vlahovic e Morata. Il Verona deve invece fare a meno di Caprari, dello squalificato Simeone e di Faraoni. Nella Juve, Vlahovic non è l’unico esordiente: con Locatelli squalificato, ecco quindi Zakaria. Durante la partita, la Juve si trova spesso imbrigliata nella fitta ragnatela veneta a centrocampo, con un primo tempo un po’ burrascoso con un doppio colpo di classe che permette alla Juve di portarsi in vangaggio: al tredicesimo, il tocco di Dybala che serve un determinato Vlahovic ed un pallonetto facile soltanto sulla carta. Il Verona, col solo Lasagna e gli altri a far densità, non molla la presa e la Juve prova a rivedere i meccanismi: Zakaria appare spesso troppo avanzato. Al trentasettesimo, la Juve sfiora il raddoppio con l’azione di Dybala. Certo è che il Verona non è una squadra facile da sconfiggere, ma il trio offensivo è determinato. Hai mai sentito parlare di sindrome del tunnel carpale? Ecco di cosa si tratta.

Il trionfo della Juve: prossima sfida con l’Atalanta

La ripresa comincia con Bessa in campo, ma soprattutto con un Verona che alza i giri in avanti; la squadra dell’ex Tudor non si limita a sigillare gli spazi, ma mantiene l’inseguimento del pareggio. La Juve risponde attendista ma pronta ad agire nel varco giusto. Al sessantunesimo minuto, ecco l’occasione: Morata asseconda con un assist preciso l’affondo di Zakaria, che controlla e conlude con un destro di corsa. 2-0 per la Juve, l’Allianz esulta. Montipò non permette il 3-0 a Dybala, che colpisce di destro da posizione ravvicinata. La Juve è una una Juve di fiducia, che prova a trovare la rete anche con Rabiot, con il suo sinistro incrociato che viene deviato da Montipò. Entrano anche Rugani al posto di Chiellini, Cuadrado al posto di Dybala e sul finire Kean quando Morata esce dal campo accompagnato dagli applausi. Zakaria, dolorante, viene sostituito da McKennie. Kean avrebbe la palla buona, ma non cambia nulla: la prima è andata, la strada è stracciata. E domenica prossima tocca all’Atalanta.

Juve: i cori, i gol e la Dybala-mask

Allo stadium è già Vlahovic mania

Durante la serata di Juve-Verona, è già Vlahovic mania. Centinaia i tifosi che si mostrano sui social con la nuova maglia del numero sette: cori e applausi per lui già nel corso del riscaldamento, quando calcia verso la porta, con notevole cattiveria: il pubblico apprezza e si scalda. Sai quali sono le diete più conosciute al mondo? Se sei curioso, leggi questo articolo.

Le parole di Vlahovic

A fine partita, ai microfoni di Dazn, Vlahovic ha dichiarato che era importantissimo vincere questa partita, perché dopo dopo le soste sono le più difficili, anche mentalmente. Loro hanno avuto un buon approccio fin da subito e alla fine sono riusciti a vincere. Ha ringraziato i suoi compagni di squadra ed il mister, che lo hanno accolto benissimo e aiutato tanto. E riguardo a ciò che gli ha chiesto Allegri, la cosa più importante è fare gol, e oltre a quello vorrebbe migliorare anche gioco, palleggio e smarcamenti, tutte cose che possono servire alla squadra; il mister non gli ha chiesto niente di particolare, gli ha solo detto di stare calmo, e che tutto andrà bene. Riguardo la probabilità che la Juve possa guardare oltre la corsa Champions, Vlahovic afferma che la Juve guarda sempre agli obbiettivi più alti, quando inizia una competizione lo fa sempre per vincere. Lui è li per dare il suo contrinuto al massimo, partita per partita, e a fine stagione faranno i conti.

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La gara con protagonista Vlahovic

La partita comincia subito con l’impatto di Vlahovic ed il suo duello con Gunter. Il difensore riesce ad avere la meglio sulle prime battute; Montipò respinge il suo mancino, ma la Sud apprezza e lo acclama. Durante il secondo tempo, Vlahovic non è stato del tutto preciso. I tifosi dello spalto erano tutti con lui. Quando Dybala ha aperto per Morata a sinistra, Vlahovic è giunto al tiro, ma non nel modo del tutto preciso. La palla è finita a lato. Nella ripresa, al cinquantatreesimo, il gioco si rinnova: con la verticalizzazione di Zakaria che prova a servire Dybala di tacco: l’azione non si concretizza, ma i tifosi applaudono ancora, divertiti. Al sessantaduesimo , il centravanti distrae la difesa, stazionando sulla sinistra, e libera il campo per l’inserimento sulla destra del centrocampista, a rete pure lui al debutto con la maglia bianconera. Non è finita qua: l’ingresso in campo di Cuadrado gli offre un altro bel cross in area, che però non si aggancia. Dunque, durante il finale, tenta di sistemarsi in proprio, ma questa volta Montipò fa svolge una buona guardia. Si guadagna ancora una punizione ed un calcio d’angolo in pieno recupero. La gara di Vlahovic si chiude con quarantatré palloni toccati: quattro tiri in porta, di cui uno fuori, e un gol. E ovviamente tanto entusiasmo nei confronti di tutta la squadra.

Nba: Il ritorno di Doncic

Successi anche per Phoenix, Philadelphie e Cleveland

Luka Doncic con la sua tripla doppia blocca la striscia delle ultime 11 vittorie consecutive dei Grizzlies. Gli Hawks di Danilo Gallinari vengono sconfitti per la seconda volta consecutiva dai Miami Heat. Vittoria per Phoenix ad Indianapolis; Philadelphia annienta Boston con un super Joel Embiid. Successo importante per i Cavaliers con Darius Garland. Se ti capita di avere fame durante il giorno, ecco come avere meno appetito. 

Grizzlies e Mavericks

Ci ha pensato Doncic ha fermare i Grizzlies, che così vanno ko dopo 11 vittorie consecutive, grazie alla quarantesima tripla doppia della carriera: ora è a quota 27 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. I Mavs dominano la partita, lasciando soltanto le briciole a Morant e a tutti i Memphis.

Miami Heat e Atalanta Hawks

Grazie ad un eccellente quarto periodo, gli Heat piazzano la rimonta contro gli Hawks, ottenendo così il loro quarto successo consecutivo. Miami costringe gli Atalanta a commettere ben sette turnover. Herro firma 11 dei suoi 24 punti, bene anche Butler.

Indiana e Suns

Ad Indianapolis, Booker e Ayton trascinano Phoenix alla vittoria sui Pacers, grazie ad un quarto periodo di enorme forza e qualità: entrambi i giocatori hanno fornito una prestazione individuale davvero impressionante nella metà campo offensiva, contribuendo alla causa rispettavamente con 35 punti e 27 punti. È proprio nel quarto periodo che si è notata la grande differenza tra le due squadre. Indiana si è fatta travolgere da Phoenix: in casa Pacers, anche un eccellente Justin Holiday.

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Philadelphia e Boston Celtics

Grandissima prestazione dei Sixers, che hanno giocato un primo tempo super contro Boston. Hanno anche controllato la gara durante il secondo. Philadelphia ha prodotto un basket equilibrato, attacco e difesa, che non si è mai inceppato. Bene anche gli altri titolari: Maxey, Seth Curry e Tobias Harris.

Spurs e Cleveland

I Cavaliers hanno reso le cose difficili agli Spurs, il resto lo fa un super Garland con 32 punti. Non basta la buona intenzione di Murray, con una tripla doppia, 30 punti e 14 rimbalzi: la squadra texana va a ko incassando la quinta sconfitta consecutiva.

Kings e Rockets

Dopo aver superato i Lakers nel derby californiano, i Kings si sbarazzano anche dei Rockets. A fare la differenza in attacco, il miglior Bagley III della stagione, che da il suo contributo nella zona pitturata. 26 punti per Woods.

Detroid e Raptors

Detroid batte i Raptors. Conferma così il buon inizio di stagione 2022. L’impatto dalla panchina d Casey ha prodotto 46 punti. Eccelso anche Cunningham. I Raptors hanno tirato col 32,2% dal campo.

Hornets e Orlando

Gli Wagner guidano Orlando al successo esterno, interrompendo le loro 10 sconfitte consecutive. Moritz, il più vecchio dei due fratelli, ha firmato il suo massimo stagionale con 26 punti. Importante per i Magic anche il ritorno di Suggs: per lui 12 punti, 7 assist e 6 rimbalzi.

Tutte le curiosità su Vlahovic

L’attaccante è pronto a lasciare la Fiorentina per approdare alla Juventus. Ecco alcuni segreti di Vlahovic

Alla fine la sua casa di Firenze la sta davvero per lasciare. Sembrava difficile che Vlahovic abbandonasse la Toscana prima dell’estate, ma alla fine il richiamo verso la Juve ha avuto la meglio e chissà se a Torino continuerà ad essere lo stesso ragazzo che con la Fiorentina non ha mai derogato dalle sue regole. Prima di tutto la privacy. Vlahovic, che adora passeggiare in centro e spesso lo si vede nei negozi di moda, è sempre disponibile per foto ed autografi, ma quando alla fine chiude la porta di casa si sa ben poco riguardo la sua vita privata. Finora ha giocato con la Fiorentina 24 partite e segnato 20 gol, dopo che l’anno scorso aveva chiuso a 21 centri in 40 presenze. Il 28 gennaio compirà 22 anni ed in tutto, a Firenze, ha segnato in 108 partite ben 49 reti.

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La passione per la bistecca, l’allenamento, il Fantacalcio con gli amici e i suoi idoli

Di Vlahovic si sa che ha la passione per la bistecca, che ovviamente grazie alla Fiorentina è aumentata. Adora andare al ristorante, ma non più di due volte al mese e la cura del fisico per lui è davvero una priorità. A proposito di tema cibo, ecco quali sono le diete più conosciute al mondo. Vlahovic si allena moltissimo a secco, cura la parte superiore del corpo con decine di addominali, mentre sulle gambe privilegia la rapidità. Ama muoversi sempre, spesso arriva all’allenamento in monopattino e quando è a casa si diverte molto tra pc, serie tv e con il Fantacalcio, che fa con gli amici. Ovviamente lui è il titolare e visto che i tifosi lo sanno spesso gli scrivono sui social. Riguardo gli amori non si è mai sbilanciato, mentre lo ha fatto molto per i suoi idoli: tra questi c’è sicuramente Ibra nel calcio, Jovetic quando era ragazzino, che poi gli ha affittato casa, e il grande Michael Jordan nel basket. Una nota speciale anche per Cesare Prandelli affermando che nessuno ha fatto quello che ha fatto lui nei suoi confronti.

Gli sport e l’importanza del basket

Riguardo gli altri sport, Vlahovic ama guardare la Moto GP, mentre la Formula 1 non gli interessa. Gli piacciono anche il tennis ed il basket, ovvero lo sport con cui ha iniziato. Ha dichiarato che si allenava a pallacanestro in un club della sua città, ed ha cominciato quando aveva quattro anni. Non era altissimo, era normale per la sua età e gli piaceva il basket. Poi a dodici anni è cresciuto di 15 cm, ma il calcio era da sempre stato presente, ed i suoi genitori l hanno costantemente sostenuto quando gli ha riferito che voleva dedicarsi solo a questo.

Le maglie dei campioni e gli studi

A Ibra ha chiesto una maglia con autografo e così ha fatto con altri campioni durante la sua carriera. Riguardo gli studi, prima di trasferirsi a Firenze si era iscritto a medicina. Oggi ha abbandonato gli studi ma gli piace molto leggere.