Sistema immunitario terza età, come migliorarlo

Perché l’età indebolisce il sistema immunitario?

Il sistema immunitario diventa debole con l’avanzare dell’età e i motivi per cui succede sono tanti. I cambiamenti nello stile di vita incidono, l’alimentazione diventa meno ricca o meno assorbita.
Gli organi linfatici, le cellule e il sangue sono meno vitali per proteggere l’organismo da malattie e infezioni. Un banale raffreddore si può trasformare in una polmonite, un’influenza può creare effetti devastanti a lungo termine.
Saranno i globuli bianchi ad essere meno efficaci, i fagociti che eliminano agenti estranei, i linfociti legati agli anticorpi. Inoltre, il Timo che è un organo importante per il sistema immunitario produrrà sempre meno cellule difensive.
Anche le malattie legate all’età incideranno molto. Ipertensione, diabete, indebolimento senile, artrosi assorbiranno quelle energie vitali importanti per proteggersi, si dovrà intervenire con farmaci specifi e un’alimentazione dedicata supportata da integratori per le difese immunitarie delle categorie più a rischio.

Di cosa ha bisogno il sistema immunitario degli anziani?

In generale, i fattori che incidono sul sistema immunitario sono:
• movimento
• sonno regolare
• alimentazione equilibrata
• cambi stagionali e temperature
• stress e psicologia.
Una persona anziana può soffrire a causa di dolori articolari, poca resistenza o stanchezza improvvisa, debolezza ossea e muscolare, stress causato dalla senilità ma anche da patologie collegate come l’ipertensione, il diabete, l’artrosi. Sonno e fattori psicologici possono essere collegati nel creare una situazione di malessere e debolezza.
Nonostante ciò, gli anziani presentano una capacità di resistenza incredibile che li porta ad uscire, socializzare, affrontare sia il caldo che il freddo, il movimento da soli con una semplice passeggiata, giocando con i nipoti, partecipando ad attività creative.
Per mantenere vitale il sistema immunitario in età avanzata, non bisogna sottovalutare:
• l’alimentazione,
• l’idratazione
• lo stress.
Nell’alimentazione geriatrica, facendo attenzione a patologie come diabete e ipertensione, si deve garantire l’assorbimento quotidiano di micronutrienti, vitamine e minerali. Per la risposta immunitaria sono importanti elementi come lo zinco, slenio, ferro, rame, acido folico. Le vitamine A e C che si possono assorbire in cibi ricchi di betacarotene, le vitamine B6 e D che sostengono le ossa e il sistema immunitario.
Medico e nutrizionista consiglieranno pesce azzurro, carne bianca, verdura verde e morbida, frutta non troppo zuccherina. Questi alimenti contribuiscono ad attivare le energie del corpo attraverso proteine, grassi non saturi, sali minerali e i micronutrienti citati. Queste reazioni biochimiche contribuiscono alla vitalità e forsa delle difese immunitarie.
L’acqua, a qualsiasi età, è sempre un alleato delle energie e delle difese immunitarie, soprattutto negli anziani che non si possono muovere. L’idratazione, infatti, contrasta la perdita di energie e sali minerali causata, rinfresca e risana la pelle che ha un importante ruolo difensivo anche nell’anziano.

Anziani allettati: perché il fattore psicologico è importante?

Il sistema immunitario può essere compromesso da situazioni nuove e diverse per il corpo umano: nuove malattie, stress, cambi stagioni, diminuzione delle ore di sonno e cambio alimentazioni sono ambiti dove l’organismo è concentrato nell’adattarsi e trovare un suo nuovo equilibrio.
Nei giovani e in maniera più forte nella terza età, le difese immunitarie potrebbero cedere in questi nuovi processi. Giovani e adulti riescono a superare con energia momenti di stanchezza e malattia, nell’anziano invece una semplice patologia può degenerare, il corpo invece di reagire decide di decelerare diventare più lento (metabolismo energetico).
Gli anziani allettati sono soggetti a questo rallentamento. Le funzioni vitali e corporee che non rispondono più come una volta possono generare depressione e difficoltà psicologica. La conseguenza potrebbe essere un ulteriore peggioramento delle condizioni fisiche a causa di inappetenza anche psicologica, poca voglia di muoversi o collaborare con infermieri, fisioterapisti e personale medico. È un decadimento purtroppo prevedibile e inevitabile che le strutture ospedaliere riescono a gestire sempre meglio grazie al miglioramento degli ambienti e delle cure anche sociali degli anziani costretti a letto.