
Superlega: Infantino contro ma no sanzioni
In un’intervista all’Equipe il presidente della Fifa boccia a nuovi progetti il piano della Superlega. Nell’intervista va contro Ceferin dicendo: “Un leader deve domandarsi perché siamo arrivati a questo”. Notizie ed approfondimenti sul sito betmaster.
Punizioni e Infantino
Contro il piano delle 12 va Infantino ma rimane restio ad effettuare eventuali sanzioni ai club. Nella dichiarazione rilasciata all’Equipe ha detto: “si fa presto a decidere che bisogna punire”. Con questa affermazione si ritrova in contrapposizione con Alexander Ceferin presidente dell’Uefa. Quest’ultimo in alcune affermazioni ha dichiarato di voler applicare delle penali alle squadre coinvolte.
Ad un certo punto dell’intervista fa una riflessione “Si dice che bisogna punire ma bisogna anche pensare alle conseguenze del gesto. Se si punisce un club ne fanno le spese anche i giocatori, allenatori e tifosi che non ne hanno colpa”.
Non nomina Ceferin ma l’allusione è palese “Un leader si deve porre una domanda importante ed è perché siamo arrivati a questo”. Da ora dobbiamo pensare a costruire un futuro insieme e quindi dobbiamo ascoltare tutti. Oltre a giocatori e allenatori sono da tenere in considerazione i tifosi che rappresentano il vero cuore del calcio”.
Infantino tiene aperta la porta alle nuove idee e nuovi progetti della Fifa. Non bisogna però dimenticarsi di portare rispetto alle istituzioni e mantenendo alti i valori. Non ci dimentichiamo che sono stati proprio questi valori a rendere questo sport il più popolare nel mondo.
Aleksander Ceferin
Ceferin torna a parlare della Superlega e per i 6 club inglesi utilizza toni pacati: “dobbiamo trattarli con più indulgenza perché sono stati i primi a modificare le loro idee”. Parole diverse ma soprattutto toni diversi sono stati utilizzati nei confronti del Barcellona, Juventus e Real Madrid. “terrapiattisti che ancora pensano che esista la Super League”.
Questi club potrebbero correre il rischio di essere espulsi dalle gare europee della prossima stagione. Sempre dalla sua bocca un’altra dichiarazione “Questi 12 club si dividono in tre gruppi, i sei inglesi che per primi sono usciti, e subito Atletico Madrid, Milan e Inter. Poi abbiamo un ultimo gruppo che ancora crede che la terra sia piatta e che la Super League esista”.
Tra questi gruppi c’è un’enorme differenza ma tutti verranno ritenuti responsabili. Vedremo poi in quale maniera ma non sto parlando di provvedimenti disciplinari. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità e saranno sicuramente diverse tra loro.
Per quanto riguarda la decisione del comitato esecutivo ancora è troppo presto per definire la cosa.